Tu sei qui: CronacaVille comunali, situazione critica
Inserito da Il Mattino (admin), martedì 21 gennaio 2003 00:00:00
Sorveglianza, servizi igienici e pavimentazione: sono i disagi che i cittadini cavesi hanno riscontrato e subiscono nelle due maggiori ville comunali, quella di viale Crispi e quella di via Vittorio Veneto. Unanimi i commenti e le proteste degli anziani che quotidianamente frequentano i due spazi verdi. «I bagni della vecchia villa di viale Crispi - afferma Antonio Boffa - versano in condizioni pietose. Sono sporchi, danneggiati e perennemente allagati ed insozzati». «Durante tutta la giornata - dice Luigi Alfone - la villa è lasciata incustodita, alla mercé di vandali, che distruggono le aiuole, sporcano i viali e siedono sullo schienale, poggiando i piedi sulle panche». «Il vero problema - aggiunge Leonardo Palumbo - è rappresentato dalla pavimentazione. È stato usato un materiale poroso e leggero, che con la pioggia diventa scivoloso e sconnesso». Le stesse considerazioni sono espresse per la villa di via Vittorio Veneto. «I bagni sono stati danneggiati - rimarca Gennaro Cardamone - e quindi chiusi alla fruizione dei cittadini. Per espletare i nostri bisogni fisiologici, dobbiamo recarci in un locale pubblico». Luigi D'Arco, invece, tira in ballo la domenica calcistica: «Lo scorso anno soprattutto, quando la Cavese giocava in casa, i tifosi ospiti usavano la villa come campo di calcio e luogo dove compiere atti vandalici. La cosa si sta ripetendo, anche se in tono minore, pure quest'anno». «La villa di viale Crispi - osserva Salvatore Trapanese - è molto bella, anche se il materiale utilizzato per la pavimentazione è risultato poco adatto. Non bisogna, però, dare sempre la colpa ai giovani per i danni che sono stati procurati. Alcuni anziani, guardoni, hanno volontariamente danneggiato i bagni, soprattutto le porte, per spiare le donne extracomunitarie, che il giovedì pomeriggio frequentano la villa ed i bagni. Siamo incivili tutti, non solo i giovani». «È vero, ormai le donne - conferma Maria Senatore - non possono frequentare né la villa né i bagni». Il parere di Luciano D'Amato (nella foto), presidente della delegazione metelliana dell'Unione Nazionale Consumatori, non è in tono polemico, ma propositivo: «A parte la pavimentazione, gli altri disagi vengono prodotti dall'inciviltà della gente, senza distinzione d'età. La soluzione potrebbe essere nell'utilizzo dei Vigili ausiliari per la sorveglianza, non solo nelle suddette due ville, ma anche in quella di Parco Beethoven. Per la pavimentazione, invece, non ci sono soluzioni, se non la rimozione delle pietre di tufo e la loro sostituzione con materiale confacente». Tra l'altro, la villa di Parco Beethoven, in viale Marconi, crea seri problemi di ordine pubblico, segnalati alle autorità dagli stessi insegnanti del vicino Istituto Tecnico Commerciale "Matteo Della Corte". Durante la mattinata, sembra diventi sede per lo spaccio di droga, introdotta anche nell'edificio scolastico. Il preside ha dovuto adottare misure di sicurezza per salvaguardare l'incolumità degli studenti. L'impegno del Comune è espresso da Fabio Armenante, assessore alla Polizia Municipale: «Stiamo studiando sistemi idonei alla salvaguardia sia degli spazi verdi che dell'incolumità dei nostri cittadini. Personalmente, non penso all'utilizzo dei Vigili Urbani per il controllo delle ville pubbliche, quanto all'istituzione della vecchia figura del "guardaville", con poteri che l'Amministrazione deciderà».
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