Tu sei qui: CronacaVigili, i manganelli della discordia
Inserito da (admin), giovedì 25 ottobre 2007 00:00:00
Sono arrivate da circa un mese, ma nessuno le ha ancora viste: si tratta delle famigerate "mazzette di segnalazione", secondo l'Amministrazione comunale, o "manganello", secondo altri, in dotazione alla Polizia Locale. Per il momento, dopo la cerimonia di consegna, sono rimaste sigillate negli armadietti del Comando. Qualche agente se la porta in auto, ma nessuno ancora l'ha messa al fianco. Perché? «Chiariamo subito - afferma il segretario provinciale del Siulpl, Vincenzo Della Rocca - quello che ci hanno consegnato è un manganello a tutti gli effetti, in quanto di materiale rigido, ad alta visibilità, di circa 50 centimetri, con impugnatura di sicurezza, mentre la mazzetta di segnalazione dovrebbe essere un oggetto in gomma bianca con luce incorporata».
Una vera e propria arma bianca, il cui utilizzo, secondo il Siulpl, può avvenire, ma solo se gli agenti della Polizia Locale fossero inquadrati al pari degli agenti di pubblica sicurezza. Ed in quel caso, sarebbe necessaria anche un'adeguata preparazione, altrimenti le mazzette dagli armadietti farebbero bene a non muoversi, anche per evitare che, in caso di utilizzo improprio, gli agenti si ritrovassero a doverne dar conto alle autorità giudiziarie in seguito ad eventuale denuncia di eventuali vittime. «Gli amministratori cavesi, al contrario di quelli del capoluogo, pur di dimostrare un'attività a favore della sicurezza - continua Della Rocca - hanno adottato un atto deliberativo che costituisce la sintesi dell'approssimazione legislativa nazionale e regionale. L'uso del manganello è legato alla formazione, qualificazione e specializzazione del personale della Polizia Locale, laddove inteso come strumento di lavoro, il cui uso necessita di un'appropriata preparazione tecnico-giuridica».
Corre sul sottile filo della distinzione tra mazzetta di segnalazione, sfollagente e manganello la polemica sull'utilizzo del nuovo strumento, che dovrà essere usato solo in caso di autodifesa, a detta del comandante dei "caschi bianchi", Filippo Meluso, e dell'assessore alla Qualità della Sicurezza, Alfonso Senatore, che le ha sponsorizzate e difese, forte anche dell'appoggio del primo cittadino, malgrado le bordate arrivate da Rifondazione Comunista, che alla fine si è piegata sulla sottile distinzione tra strumento di segnalazione e distanziatore ed il più "fascista" manganello. «Appena completeremo la consegna - spiega il comandante Filippo Meluso - vedremo gli agenti con il nuovo strumento in dotazione. È e resta una mazzetta di segnalazione, che non può essere usata quale manganello del tipo in dotazione alle forze di pubblica sicurezza, ma solo all'occorrenza quale strumento di autodifesa. In quest'ottica, sia la detenzione che il porto sono consentiti da parte degli operatori della Polizia Locale, senza nessuna autorizzazione».
Favorevoli i cittadini, che nella Polizia Locale hanno il maggior punto di riferimento anche per quanto riguarda la sicurezza. «In strada noi vediamo solo i Vigili Urbani - afferma Antonio Sorrentino - di Polizia e Carabinieri ogni tanto si vede qualche auto. Se per la loro sicurezza e, soprattutto, anche per la nostra, saranno dotati di veri e propri manganelli, ben vengano. Almeno siamo sicuri che meglio si difenderanno loro e meglio difenderanno i cittadini. Altrimenti, per combattere la microcriminalità, mettessero in campo più agenti di Polizia e più Carabinieri, per evitare di arrivare all'autodifesa ed al far-west».
L'assessore Senatore: «Ho esaudito le richieste dei cittadini»
«Entro Natale tutti gli agenti della nostra Polizia Locale porteranno le mazzette di segnalazione o sfollagenti, distanziatori o in qualsiasi modo si vogliono chiamare», promette l'assessore alla Qualità della Sicurezza, Alfonso Senatore. È il miglior strumento di autodifesa e di deterrenza, secondo il responsabile della sicurezza cittadina. «Secondo uno studio della pubblica sicurezza, al primo posto c'è il cane, poi il manganello ed infine la pistola. È chiaro che per un Vigile Urbano l'utilizzo della pistola, che pure hanno in dotazione, è veramente rarissimo, probabilmente a Cava non sarà stata mai utilizzata, ed allora il mio primo atto da assessore alla Sicurezza è stato proprio quello di dotare il Corpo di un reparto cinofilo e poi di mazzette, distanziatori, dissuasori, chiamateli come volete, che devono servire in caso di autodifesa, ma soprattutto quale deterrente nei confronti di tanti piccoli delinquenti che, purtroppo, non mancano neppure nella nostra città. Qui, tra l'altro, la Polizia Urbana è vista dai cittadini come punto di riferimento per la sicurezza». La loro dotazione è stata sollecitata proprio dai sindacati. «In bacheca c'erano i ringraziamenti per aver esaudito una loro richiesta che avanzavano da anni - rivela Senatore - D'altra parte, c'è stata un'ottima accoglienza anche da parte della cittadinanza, che non mi ha fatto mancare il suo apprezzamento. All'inizio le novità vengono viste sempre con sospetto e da qualcuno con demagogia».
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