Tu sei qui: CronacaViabilità a rischio, sotto accusa il Piano traffico
Inserito da (admin), martedì 5 ottobre 2004 00:00:00
Ennesimo incidente nel giro di un paio di settimane nell'incrocio tra via Oreste Di Benedetto e via San Lorenzo: sabato notte per poco non si è sfiorata la tragedia. Enzo Baldi aveva parcheggiato la sua Fiat Punto sotto casa. La moglie Pupetta lo aspettava in auto, quando una Golf proveniente dall'Annunziata, lanciata a folle velocità, l'ha presa in pieno. Un impatto violento, che ha ridotto le due auto in due carcasse accartocciate. La donna è rimasta intrappolata nelle lamiere, ma sia per lei che per la coppia di fidanzati, Alfonso Senatore e Barbara Carratiello, che viaggiavano nella Golf, le ferite riportate sono risultate guaribili in una decina di giorni. Un bilancio lieve, se si considera la violenza dell'impatto. La Golf aveva imboccato a velocità sostenuta un senso unico. Il giovane automobilista si è giustificato confessando che i freni avevano ceduto, ma il forte spavento per il pericolo sventato è bastato per far sollevare numerose polemiche su sensi di marcia e, in generale, sul Piano del traffico. Per i residenti di San Pietro, Annunziata e Rotolo, che ogni giorno percorrono quella strada, è il nuovo Piano del traffico a congestionare il centro con percorsi obbligati e per questo intasati. «Da mesi ci lamentiamo - sbotta la signora Annamaria Senatore insieme ad altri residenti - per continui cambiamenti che sono stati apportati nei sensi di marcia, complici anche alcuni lavori. L'incrocio tra via Di Benedetto e via San Lorenzo è diventato maledetto. E non solo qui, anche al centro ci sono continui ingorghi e poco sicurezza». E continuano: «C'è anche un altro problema: la segnaletica non viene rispettata. In via San Lorenzo fino alle scuole a doppio senso, poi diventa a senso unico a salire, ma gli automobilisti all'incrocio con via Di Benedetto non rispettano il segnale di stop». Ad infuocare il clima già rovente è il traumatologo stradale Germano Baldi, responsabile dell'Osservatorio sulla sinistrosità stradale del Comune di Cava e di Vietri sul Mare: «L'Amministrazione comunale è insensibile al tema della sicurezza su strada. Inizialmente il sindaco aveva affidato a me l'incarico, nominandomi come consulente. Questo incarico, però, è rimasto solo sulla carta. Nonostante l'elevato numero di incidenti registratisi in città e le nuove direttive dell'Unione Europea, che impongono per il 2006 l'abbassamento del 10% degli incidenti, non si è fatto nulla». Secondo Baldi ci sarebbe molto da fare e l'esperienza di Vietri lo dimostrerebbe: «Nel Comune di Vietri, sia con il sindaco Marciano che con Giannella, abbiamo dato un significato all'Osservatorio sui sinistri stradali. Abbiamo presentato due relazioni al congresso della Società Italiana di Traumatologia, che ci hanno permesso di ottenere un finanziamento di ben 150mila euro da investire proprio nel settore della viabilità».
Un mese fa l'altra tragedia sfiorata
L'incrocio maledetto: appena un mese fa un altro incidente dalla dinamica spettacolare, finito per fortuna senza grosse conseguenze. Massimimo, questo il nome del minorenne alla guida di uno scooter, finì fuori strada mentre stava percorrendo via Di Benedetto in direzione San Pietro. Il giovane perse il controllo del motorino e si schiantò contro una piccola ringhiera. I paletti di ferro cedettero e Massimino fece un volo di un paio di metri, finendo su un'auto parcheggiata in via San Lorenzo.
LA REPLICA DELL'ASSESSORE LAUDATO
Il Piano del traffico sta diventando per l'assessore Alfonso Laudato un vero tormentone. Non poche le proteste che si sono susseguite nel corso di questi mesi. Ha imparato, tuttavia, a distinguere tra quelle con un fondamento e quelle strumentali. «Ci siamo trovati di fronte ad una redazione di un Piano del traffico che nel corso dei mesi abbiamo dovuto modificare ed adattare alle esigenze del momento. E non sempre gli aggiustamenti hanno sortito l'effetto voluto». Ma se la redazione finale è legata alla copertura del trincerone ed alla realizzazione dei parcheggi di Piazza Lentini, Piazza Abbro e Piazza San Francesco, perché invertire tanti sensi di marcia che sono serviti solo a peggiorare la situazione? «Le modifiche sono state effettuate sempre in funzione del progetto finale, che sarà consegnato quando saranno portate a termine le varie opere previste». In tutti questi anni le varie Amministrazioni hanno incaricato tecnici per la redazione di un Piano traffico. Non le pare che sono troppi e nessuno conforme alle esigenze reali? «Il Piano del traffico è essenziale per la vivibilità di una città. Bene hanno fatto le varie Amministrazioni ad affidare a tecnici la redazione dello strumento urbanistico, che va aggiornato e modificato quando le situazioni cambiano». Si è reso conto che in alcune ore è impossibile entrare ed uscire dalla città? «Certo, ne siamo consapevoli, ma mi preme sottolineare che dobbiamo lavorare per educare il cittadino a fare un uso corretto dell'auto. L'obiettivo è arrivare a creare una grande isola pedonale al centro della città, quando le grandi opere saranno completate, e ridisegnare un piano di accesso ed uscita a nord e sud della città, in direzione delle zone est ed ovest del Borgo. Significherebbe seguire l'impianto urbanistico della città già disegnato dai nostri progenitori».
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