Tu sei qui: CronacaVetranto, chiesa a rischio crollo
Inserito da (admin), martedì 21 ottobre 2003 00:00:00
Denunciato all'autorità giudiziaria il parroco pro tempore della parrocchia di Santa Maria della Purificazione, nella cui giurisdizione rientra la chiesa di Vetranto, per non aver ottemperato all'ordinanza del sindaco con la quale gli si intimava di eseguire ad horas lavori di messa in sicurezza del sacro edificio. Nei mesi scorsi, in seguito a forti piogge, era stato denunciato il pericolo di crollo delle strutture murarie, della facciata principale, del campanile e della cupola della chiesa di Vetranto. Di qui, dopo un sopralluogo dell'Ufficio Tecnico, l'ordinanza sindacale. Ma da allora nulla è stato fatto per la messa in sicurezza della struttura. Il parroco ha interessato Curia e Sovrintendenza, ma né dall'una né dall'altra sono venuti atti forti per rimuovere gli ostacoli. Per il monumento occorre un serio progetto di recupero totale, con la previsione di costi altissimi, cui non può certo andare incontro il parroco di una frazione. Ecco, dunque, la più grande difficoltà che ha incontrato don Raffaele, che rivolge un appello alla comunità tutta per il restauro di quella che è la chiesa più antica della città. Oggi Vetranto è ridotta a rudere per l'incuria, ma soprattutto per la mano sacrilega dell'uomo. Saccheggi e furti si sono perpetrati negli anni. Persi per sempre arredi e documenti preziosi. Anche gli intellettuali sollecitano gli Enti ad intervenire. «Vetranto - tuona Lucia Avigliano, studiosa di storia locale - è la memoria stessa della città. Per il suo recupero si deve mobilitare la comunità tutta». La relazione tecnica che accompagna l'ordinanza del sindaco parla chiaro: le strutture murarie, la facciata, il campanile e la stessa cupola versano in uno stato di grave abbandono e di assoluto pericolo per la pubblica e privata incolumità. «Era un gioiello di architettura di rara bellezza. Oggi è spoglia di tutto e le sue mura si levano al cielo a testimonianza dell'incuria dell'uomo», lamenta lo storico Franco Bruno Vitolo. Vetranto era abitata sin dal I secolo d.C. La chiesa della Purificazione risale al 1050, ma forse è collegata ad un precedente convento di rito greco. La parte più interessante è la cupola, che poggia su un tamburo cilindrico con aperture rettangolari in piperno. Negli anni '60, durante i lavori di restauro, al di sotto dell'attuale tempio furono ritrovati i resti di una chiesa paleocristiana, ricoperti poi da una colata di cemento per consolidare le fondamenta. Molti reperti, come la lapide dell'Abate Pascasio e la Madonna con il Bambino attribuita a Giovanni da Nola (XVI secolo), sono stati conservati nel Palazzo Arcivescovile. Al coro degli studiosi si unisce la voce di un politico: «Vetranto va salvata - osserva Eligio Canna - per quel suo meraviglioso insieme di storia e di natura. Una vera politica di recupero ambientale può costituire una risposta forte ai vari condoni ed agli abusi edilizi».
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