Tu sei qui: CronacaVarato il Piano del commercio
Inserito da La Città di Salerno (admin), mercoledì 4 dicembre 2002 00:00:00
Dopo averlo atteso a lungo, finalmente anche i commercianti cavesi avranno il loro ''Piano del commercio''. La Giunta Messina ha approvato la regolamentazione delle attività presenti sul territorio comunale. Classificazione differenziata delle aree, caratterizzazione delle tipologie di vendita (di vicinato, medie e di grande distribuzione), regolamentazione delle procedure per avviare e ristrutturare nuove strutture, con le relative aree di sosta. Innanzitutto, gli amministratori hanno provveduto a definire e classificare le diverse aree territoriali, tenendo conto anche del Piano regolatore generale. In ciascuno di esse sarà possibile insediare solo ed esclusivamente delle specifiche attività. Nelle zone classificate A e B, che rappresentano le aree del centro storico, dove è già presente un'alta concentrazione di esercizi commerciali, non sarà possibile aprire nuove attività di media e grande distribuzione. Questo per salvaguardare il patrimonio architettonico, artistico, culturale, storico ed ambientale del centro cittadino. Nelle aree classificate come D4, anche in base al piano Asi attualmente vigente, sarà possibile, invece, realizzare attività di media e grande distribuzione. Per quanto riguarda le medie strutture di vendita, è stato preventivato il numero degli esercizi che potranno essere insediati su tutto il territorio comunale. In totale, non dovrebbero essere più di quattro. Dall'esame della situazione commerciale cavese emerge, per gli ideatori del Piano, uno sbilanciamento verso un commercio di tipo tradizionale (sono oltre mille i negozi definiti di vicinato nei settori alimentare e non alimentare), con una presenza minima di strutture di maggiore distribuzione. L'obiettivo è quello di tutelare il commercio tradizionale, avviando, però, nel contempo un procedimento di riqualificazione ed ammodernamento. Questa la finalità del Piano, che prevede l'introduzione sul territorio di punti di distribuzione di dimensioni tali da fungere da catalizzatore per gli acquirenti, senza, però, ostacolare le strutture di vendita tradizionali. Nel Piano è stata inserita anche la nuova area mercatale, mentre una regolamentazione a parte è stata predisposta per le aree agricole. In queste zone sarà concessa l'apertura di attività commerciali solo se saranno strettamente legate alla produzione degli operatori rurali, all'agriturismo o alla vendita di prodotti agricoli e d'allevamento. Regolamentati anche altri aspetti. Nelle zone adibite a parcheggio, ad esempio, dovranno essere inserite una o più isole ecologiche per consentire la raccolta differenziata. Il Comune potrà utilizzare queste aree, nei periodi di chiusura degli esercizi commerciali, per organizzare spettacoli, manifestazioni e fiere. Il Piano è stato redatto dai componenti degli uffici dell'VIII Settore sulla base dei dati e delle analisi elaborate dalla società Istet. Approvato in Giunta, il Piano dovrà essere discusso in Consiglio comunale.
LE REAZIONI
Perplessità e critiche da parte degli esercenti
Non del tutto positivi i pareri sul Piano delle attività commerciali approvato dalla Giunta comunale. «Il Piano - commenta Luigi Trotta (nella foto), presidente dell'Ascom - appare superficiale e poteva certamente essere ridiscusso ad un tavolo di concertazione. Considerata, comunque, l'attuale situazione del commercio in città, è nell'interesse di tutti che finalmente un Piano fosse attuato. C'è, infatti, l'urgenza di rivitalizzare diversi contenitori nel centro storico. Alcuni accorgimenti potranno essere apportati, almeno speriamo, successivamente. Da parte degli amministratori comunali ci è stata data ampia disponibilità a modifiche migliorative. Il Piano - continua Trotta - avrebbe dovuto essere adottato da almeno due anni, quando, come categoria, ne facemmo espressa richiesta alla passata Amministrazione comunale. In quel periodo vennero liberalizzate le licenze. C'era bisogno di regolamentare immediatamente l'attività commerciale. Nel centro storico, attualmente, 9 esercizi su 10 sono della stessa tipologia». Se il presidente dell'Ascom esprime, dunque, un giudizio tutto sommato positivo, di parere contrario è il presidente della Confesercenti metelliana, Aldo Trezza: «Il Piano commerciale non è stato realizzato in concertazione con le associazioni dei commercianti. Questa, però, è solo la prima pecca. Dal mio punto di vista, è un grave errore prevedere la possibilità di realizzare grandi centri di distribuzione nell'area industriale di Cava. Si rischia di isolare la città e creare enormi problemi alla viabilità. E' un Piano ideato in fretta e, per questo, ''cieco''. Non sono un tecnico, eppure, quando ci è stato presentato, non ho avuto neppure il tempo per chiedere un parere. Devo pensare che si voglia favorire la grande distribuzione. A perdere sarà il commercio tradizionale».
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