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Cronaca

Una petizione contro Piazza Abbro

Inserito da Il Mattino (admin), giovedì 30 gennaio 2003 00:00:00

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Riesplode la querelle sull'intitolazione di Piazza Roma all'ex sindaco Eugenio Abbro. Le polemiche in merito, che sembravano essersi sopite, adesso riprendono vigore. E' stata presentata, infatti, una petizione popolare, sostenuta da 1.099 firme, per chiedere il ripristino del nome di Piazza Roma. I firmatari domandano che la loro richiesta venga sottoposta agli organi competenti. Dunque, la parola passa ora alla Giunta o al Consiglio comunale, secondo quanto recita l'articolo 15 dello Statuto comunale. «I cittadini - afferma Pasquale Pisapia - stanno esercitando un loro diritto. La raccolta delle firme, fermatasi a quota 1.099 (e potevano essere ancora di più), merita una risposta chiara e precisa. Messina non può sottrarsi». La petizione, come sottolinea la cordata guidata da Maria Gambardella, «non vuole essere una polemica nei confronti di Abbro, bensì contro l'arroganza di chi ha cancellato il nome di una piazza dal valore simbolico, sostituendolo con quello di Abbro». «In effetti - sottolinea Pisapia - Piazza Roma ha un valore particolare. Con il monumento ai Caduti e la sua vittoria alata, è simbolo del Paese, nel quale ognuno di noi si riconosce. La scelta di Messina è stata inopportuna e direi strumentale». Sulla vicenda la città si è letteralmente spaccata. C'è chi, ad esempio, sostiene che l'intitolazione al "professore della politica" sia il riconoscimento legittimo ad un uomo che ha rappresentato la storia della città, da lui sempre difesa ed amata. Piazza Roma era la "sua" piazza: lì - dicono i fautori del sì - soleva chiudere le sue campagne elettorali, lì ha chiamato i cittadini ad impegnarsi per Cava. Ma non mancano, naturalmente, le opinioni contrarie. «È vero che Abbro - osserva Franco Prisco (nella foto) - ha lasciato un segno profondo nella vita della città, ma la scelta di Piazza Roma divide e non unisce la comunità. Le polemiche politiche non si sono ancora sopite. Abbro era un uomo che divideva ed oggi continua a dividere. La presentazione della petizione è la conferma che la città non era ancora nella condizione di poter accettare una scelta così dirompente». Più duro Ermanno D'Arco, che, in una lettera inviata ad un periodico cittadino, rimprovera ad Abbro gli scempi urbanistici che hanno deturpato la città, come l'abbattimento del Palazzo Vescovile, la realizzazione del rione Rizzo, la costruzione di via Veneto: «Se veramente si voleva intitolargli qualcosa, perché non pensare ad uno di questi scempi?». «Ci saremmo aspettati - lamenta Gaetano Troiano, pensionato - che su una scelta così impegnativa il sindaco consultasse la gente, ma ciò non è avvenuto. Così, oggi deve affrontare la fronda di una parte della città». La presentazione della petizione impone una risposta al sindaco Messina. Qualunque essa sia, aprirà nuove polemiche e spaccature. Silenzio per ora a Palazzo, ma è nota la determinazione con cui Messina ha voluto l'operazione "Piazza Abbro". Per il sindaco, lo spessore politico ed umano di Abbro (nella foto) ed il suo senso dell'istituzione meritavano un omaggio così significativo.

«PER SALVARE LA STORIA»

Ecco il commento di Maria Gambardella, insegnante, promotrice della petizione popolare: «Piazza Roma rappresenta per noi un nome sacro: ci ricorda l'Unità del nostro Paese e quanti sono caduti in guerra per fare l'Italia. Vorremmo che fosse rispettata la storia, ma soprattutto che fossero rispettati i nostri sentimenti. Tra l'altro, la piazza ha perduto le sue funzioni. Basta osservarla dopo la risistemazione».

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