Tu sei qui: CronacaUna donazione per la vita
Inserito da La Redazione (admin), giovedì 23 febbraio 2006 00:00:00
Venerdì 24 febbraio, alle ore 18, presso il Salone Paolo VI del Palazzo Arcivescovile di Cava de'Tirreni, si svolgerà l'incontro-dibattito sul tema "La donazione del cordone ombelicale", organizzato dall'Arcidiocesi Amalfi-Cava de'Tirreni e dall'Associazione Medici Cattolici Italiani (A.M.C.I.), Sezione "S. Giuseppe Moscati". Illustri esponenti del mondo medico e religioso affronteranno l'argomento da varie angolature, evidenziandone gli aspetti scientifici, etici e legislativi.
Relatore dell'incontro sarà il prof. Domenico Di Virgilio, Past President nazionale dell'A.M.C.I. e Sottosegretario del Ministero della Salute.
Introdurrà il dibattito il dott. Giuseppe Battimelli, Presidente diocesano e Consigliere nazionale A.M.C.I.
Interverranno:
- il dott. Gennaro Guarino, Primario U.O. Ostetricia e Ginecologia Ospedale "S. Maria Incoronata dell'Olmo" di Cava de'Tirreni;
- il dott. Giuseppe Balsamo, Dirigente U.O. Ostetricia e Ginecologia Ospedale "S. Maria Incoronata dell'Olmo" di Cava de'Tirreni e Responsabile della Donazione del sangue cordonale Asl Sa 1;
- Mons. Carlo Papa, Assistente Ecclesiastico A.M.C.I.;
- Mons. Orazio Soricelli, Arcivescovo Amalfi-Cava de'Tirreni.
Modererà gli interventi il prof. Antonio De Caro, Capo Ufficio Stampa della Curia Arcivescovile.
La donazione del sangue del cordone ombelicale è un gesto semplice, che non comporta rischi, né per la mamma né per il neonato, ed è vitale per coloro, soprattutto bambini, che sono affetti da leucemie e malattie ematologiche. Insomma, dalla vita per un'altra vita. Ecco in proposito l'interessante contributo del dott. Giuseppe Balsamo, specialista ginecologo, dirigente medico e responsabile della donazione del sangue cordonale Asl Sa 1:
«Il sangue del cordone ombelicale, che dopo il parto viene gettato, è ricco di cellule staminali identiche a quelle presenti nel midollo osseo. Queste cellule hanno la capacità di generare globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Circa del 50% dei pazienti affetti da leucemie e linfomi, per i quali è necessario il trapianto di midollo osseo, non dispone di un donatore compatibile nell'ambito familiare o nei registri internazionali dei donatori di midollo osseo. Il sangue del cordone ombelicale può sostituire il midollo per il trapianto. Prelevare il sangue del cordone ombelicale è un'operazione semplice. Non procura rischi né alla mamma né al neonato, perché avviene quando il cordone è già stato reciso. Una volta prelevato, il sangue (circa 120 cc.) viene raccolto in una sacca sterile, che viene poi inviata nel giro di 24 ore alla Banca del sangue cordonale per le analisi e la conservazione in speciali contenitori, alla temperatura di 190° sotto zero. La Banca del sangue cordonale è presente anche in Campania, presso l'Ospedale Pausillipon, ed è diretta dalla dott.ssa Anna Canazio. Per prelevare il sangue dal cordone ombelicale è necessario il consenso della donna, la quale deve dichiarare di essere a conoscenza degli scopi per cui viene effettuata la donazione e deve rinunciare ad ogni diritto sul sangue donato. La donatrice deve essere in buona salute ed esente da malattie genetiche e da malattie virali, quali epatite B, C, AIDS. A distanza di sei mesi dal parto, qualora il sangue sia idoneo per qualità e quantità, la donna viene sottoposta ad un comune prelievo di sangue per essere sicuri che in questo lasso di tempo non abbia contratto malattie virali. Il sangue idoneo viene, infine, messo a disposizione di chi ne ha bisogno, in special modo bambini affetti da leucemie e malattie ematologiche».
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