Tu sei qui: CronacaUn tavolo per l'emergenza Silba
Inserito da La Redazione (admin), mercoledì 23 febbraio 2011 00:00:00
Un tavolo di confronto con le parti interessate, finalizzato a raccogliere le diverse proposte per garantire un adeguato futuro ai lavoratori della Silba, è l’invito mosso dall’Arcivescovo Orazio Soricelli alle istituzioni, ai sindacati ed ai vertici societari. Seriamente preoccupato per le sorti dei 134 dipendenti della società che gestisce i centri di riabilitazione “Villa Alba” di Cava de’ Tirreni e “Villa Silvia” di Roccapiemonte, il prelato in una lettera ha richiesto la convocazione di un incontro per discutere dell’annosa vicenda.
Non è un mistero, infatti, l’intenzione dei vertici della Silba S.p.a di procedere allo scioglimento dei contratti per i 68 operatori sanitari della struttura di Cava e per i 66 di quella di Roccapiemonte. Intenzione motivata dall’insostenibile situazione venutasi a creare dopo i tagli al settore dell’assistenza previsti dal decreto Zuccatelli (6/2000).
Ed è anche sui tagli regionali al settore socio-assistenziale che Mons. Soricelli ha focalizzato la propria attenzione. Nella missiva l’Arcivescovo di Amalfi-Cava ha, infatti, interpretato i suddetti tagli come una riduzione della qualità dei servizi offerti ai pazienti, che pertanto verrebbero abbandonati al proprio destino. Da qui l’urgenza di trovare una via d’uscita.
L’invito ha trovato pronta risposta nel sindaco Marco Galdi, il quale in una nota ha confermato la propria disponibilità a partecipare al tavolo delle trattative per il tramite dell’assessore al Lavoro, Vincenzo Lamberti.
Dall’inizio dell’”emergenza” in prima linea per la tutela del posto di lavoro dei 134 dipendenti interessati, anche i sindacati si sono detti subito favorevoli all’idea. Arturo Sessa, segretario provinciale della Cgil-Funzione Pubblica, ed Antonio Malangone, segretario provinciale della Uil-Sanità, rimarcando il disagio che si verrebbe a creare per le fasce più deboli e svantaggiate, hanno parlato di un vero e proprio dramma sociale ed occupazionale per centinaia di lavoratori e per le loro famiglie.
In più i sindacalisti, dopo il presunto avvio delle procedure di mobilità, che sarebbe già stato inoltrato dai dirigenti della Silba S.p.a. all’Ispettorato del lavoro di Salerno, hanno espresso la volontà di fare ricorso a tutte le forme necessarie ed indispensabili per una felice soluzione dell’emergenza. Confermando lo stato di agitazione, hanno preannunciato anche un presidio permanente sotto la sede dell’Asl e sotto la Prefettura. E ciò anche per protestare contro il mancato pagamento delle spettanze ai lavoratori.
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