Tu sei qui: CronacaSvaligiata villa Virtuoso
Inserito da (admin), martedì 29 luglio 2003 00:00:00
Pezzi d'antiquariato, mobili risalenti alla fine dell'800 ed un arazzo del valore di circa 15mila euro: questo il bottino del colpo milionario realizzato la scorsa notte alla Badia. I ladri hanno ripulito la casa paterna della famiglia Virtuoso, lasciata in eredità ai figli dall'onorevole Roberto Virtuoso, ex vicepresidente della Regione Campania. Ad agire sarebbe stata una banda di specialisti, secondo le prime dichiarazioni rilasciate dal fratello dello storico personaggio della DC, Romano Virtuoso, ex consigliere comunale, prima nelle fila della Democrazia Cristiana e poi in quelle dei Popolari: «Sapevano bene cosa cercare e come agire senza lasciare sospetti. Con ogni probabilità, si è trattato di un furto su commissione. E non è la prima volta: qualche anno fu trafugata una scrivania. Si scoprì che era stata opera di un ricettatore». Ieri mattina, gli eredi Virtuoso, arrivati in città per trascorrere qualche giorno in quella che oggi è la loro casa delle vacanze, hanno trovato le stanze completamente ripulite. «Mi hanno telefonato stamattina sul presto. Mi hanno detto - racconta Romano Virtuoso - che i ladri avevano ripulito casa e così, dopo un primo sopralluogo, sono andato al Commissariato di Polizia per sporgere denuncia». Secondo la famiglia Virtuoso, la dinamica del furto non è stata ancora ricostruita. Dai primi rilievi, i ladri avrebbero lasciato solo poche tracce: una finestra rimasta aperta per qualche ora e poi richiusa, la porta d'ingresso forzata dall'interno. Sulla base di questi elementi, gli agenti avrebbero fornito una prima ricostruzione: i ladri (si presume che ad agire siano stati più di due complici) avrebbero atteso il momento migliore per entrare in azione. In questi giorni, infatti, la casa era incustodita. La banda avrebbe forzato la finestra che dà su via Tiglio. Aperta la vetrata, si sarebbero intrufolati nella villa. Una volta dentro, avrebbero scassinato la porta d'ingresso per trovare un passaggio più comodo e spazioso per uscire. Sono riusciti, così, a trafugare l'intero mobilio, un arazzo e diverse suppellettili di valore. Per la famiglia Virtuoso è stato un duro colpo. «Siamo stati derubati - dicono - dei nostri ricordi. Ogni mobile aveva per noi un valore soprattutto affettivo». L'ex consigliere comunale Virtuoso ha lanciato un allarme sulla sicurezza: «Non è il primo furto che si registra alla Badia. Penso che un po' tutte le frazioni siano abbandonate. E così, ci troviamo a vivere nel terrore e con la paura dei ladri. Ricordo che nel 1970, quando mio fratello Roberto, allora vicepresidente della Regione, fece ristrutturare la casa, lasciò alla porta di ingresso una serratura a doppia mandata. Oggi, con i sistemi di allarme e le porte blindate, siamo insicuri. I tempi sono cambiati. Le Forze dell'Ordine devono disporre di più uomini per poter svolgere un'azione di prevenzione che scoraggi la microcriminalità».
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