Tu sei qui: CronacaStanati dal Comune diecimila evasori
Inserito da La Città di Salerno (admin), venerdì 6 dicembre 2002 00:00:00
Evasione, che passione! Al posto dei regali, Babbo Natale porterà salate bollette, frutto di conti arretrati, dovuti e mai versati al Comune di Cava de' Tirreni. Sotto l'albero, quasi 10mila cittadini cavesi si ritroveranno gli avvisi per il pagamento delle bollette evase negli ultimi anni '90, in particolare tra il 1998 ed il 1999. I dati che emergono sul fenomeno dell'evasione fiscale sono preoccupanti. Nell'ultima settimana gli uffici comunali competenti nel settore Tributi hanno notificato un numero da capogiro di mancati pagamenti. Oltre 3.700 evasioni per la tassa sui rifiuti, 36 Iciap non versate dalle piccole e medie imprese cittadine, 4mila bollette evase per la tassa Acquedotto, 2mila avvisi di pagamenti sull'imposta per gli immobili comunali. Con questi numeri, la realtà si racconta da sola. Il popolo degli evasori è in continuo aumento. Un fenomeno dilagante, che interessa da vicino la città di Cava de' Tirreni. Complessivamente, sono più di 9.700 i cittadini cavesi che si trovano in condizione di morosità nei confronti del Comune. Tarsu, Ici, Iciap, Acquedotto: ce n'è per tutti i gusti. E' una sorpresa amara, che ha lasciato tutti di stucco, quella effettuata dai funzionari comunali impiegati negli Uffici Tributi, al piano terra di Palazzo di Città. Dopo un lavoro certosino di ricerca, analisi e comparazione dei dati presenti sui computer del Comune, è emersa la mappa, ancora provvisoria, dell'evasione fiscale nella Vallata. I dati, infatti, sono circostanziati solo per alcuni anni. I numeri sull'evasione fiscale della tassa sui rifiuti solidi urbani, oggi in via di trasformazione in tariffa, con pagamento non più agli uffici comunali, ma alla società di servizio Se.T.A., sono relativi agli anni 1998-1999. Le 36 piccole e medie imprese non in regola con i pagamenti dell'Iciap si riferiscono all'anno 1996. Stesso discorso anche per i morosi nel pagamento della tassa sull'Acquedotto (oltre 4mila), dove i controlli sono stati effettuati per l'anno 1999. Pure i 2mila irregolari per la tassazione Ici sono relativi all'anno 1999. Ad inizio settimana, per la Tarsu. l'Ici, l'Iciap e la tassa Acquedotto, gli uffici competenti hanno notificato, complessivamente, gli oltre 9.700 avvisi di pagamento. C'è, comunque, un particolare significativo da tenere in considerazione: l'attuale carica dei 10mila potrebbe snellirsi nel numero. Non sarebbe la prima volta nella storia del Comune di Cava de' Tirreni, infatti, che nei computer di Palazzo di Città non risultino pagamenti in realtà effettuati dai cittadini agli sportelli degli uffici postali. Così per tutti i capitoli di tassazione ci potrebbero essere delle sorprese, con il taglio sensibile del numero degli evasori. Basterebbe che negli uffici comunali i cittadini portassero le ricevute di pagamento delle bollette contestate. Una situazione analoga è già capitata per il capitolato dell'Ici, l'imposta comunale sugli immobili. Prima di emettere gli avvisi di pagamento per i ritardi dell'anno 1999, l'ufficio comunale preposto all'Ici spedì nelle case di oltre 3mila cavesi un avviso bonario, invitando a regolarizzare i pagamenti. Nel mirino della stangata finirono molti cittadini che non avevano effettuato i pagamenti, ma anche alcuni che avevano pagato regolarmente, per i quali, tuttavia, mancava la registrazione dei versamenti. In definitiva, solamente a conti fatti sarà possibile calcolare, con cifre e tabelline, il danno subito dalle casse comunali.
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