Tu sei qui: CronacaSprofonda la strada, tragedia sfiorata
Inserito da (admin), lunedì 30 agosto 2004 00:00:00
Notte da incubo nella zona dei Cappuccini, a neanche 3 chilometri dal centro di Cava. Poteva essere una tragedia, ma il caso ha voluto che la voragine, di 5 metri di larghezza e 8 di profondità, che si è aperta in via Ciranna, proprio a pochi passi dal Palazzo Porcelli, risparmiasse i condomini. Il crollo, che stando ai primi accertamenti sarebbe stato provocato da un'infiltrazione d'acqua proveniente da un serbatoio comunale distante circa 500 metri, ha lambito i garage che si trovano sotto il civico 6, inghiottendo una Bmw parcheggiata nel cortile. Evacuata l'intera scala dell'edificio a rischio, 3 famiglie costrette a trascorrere la notte fuori di casa. Secondo il verbale stilato dai "caschi rossi" e dai geologi, non potranno farvi ritorno prima di una decina di giorni. Ed in attesa di conoscere la verità sulle cause del crollo, scoppia la polemica dei residenti. Nei giorni precedenti al crollo ci sarebbero stati ripetuti segnali d'allarme, finiti inascoltati: «Di giorno in giorno - precisano i condomini - abbiamo visto comparire crepe nei garage e sui pianerottoli. Sono venuti per un sopralluogo, ma hanno detto che era tutto a posto. Eppure, l'intera zona è a rischio, anche in altri edifici si sono registrati dei crolli». Pericoli rimasti sotterranei fino alla scorsa notte. È mezzanotte in via Ciranna, una squadra dei Vigili del Fuoco ha da poco lasciato il cortile del Palazzo Porcelli. Un'auto, un Bmw blu, era sprofondata nell'asfalto. «Quell'auto è di mio cugino - racconta Laura Gallo, ieri mattina ancora incredula davanti alla grossa voragine - Mia sorella aveva parcheggiato a fianco e, quando è andata a riprendere la Panda, ha visto la Bmw sprofondata». Da qui il primo allarme. Arriva la squadra dei Vigili del Fuoco di Salerno, che riesce a recuperare l'auto. All'improvviso, la terribile scoperta: sotto la crepa apertasi nell'asfalto c'è una voragine, una galleria profonda che raggiunge le fondamenta del Palazzo. È panico. I condomini, svegliati dal rumore delle sirene, scendono in strada. Arriva anche una pattuglia della Polizia locale. Gli agenti invitano le famiglie dell'ala colpita a lasciare le loro abitazioni. Intanto, dalla voragine incomincia a fuoriuscire dell'acqua che ad intermittenza, piano piano come un fiume, ricopre il cortile. All'1 di notte le squadre dei tecnici comunali e della Protezione Civile, insieme alla Polizia Municipale, sono al lavoro per cercare di evitare una tragedia. Dai sopralluoghi della zona si scopre che a 500 metri, tra via Atenolfi e via Abbro, c'è una vasca, una cisterna comunale per la raccolta dell'acqua, che specie di notte, dato lo scarso utilizzo di acqua, registra un'eccedenza. Stando alle prime ipotesi, quell'acqua si sarebbe incanalata in un cunicolo, residuo di una vecchia rete fognaria, e da lì sarebbe sbucata sotto il cortile di via Ciranna, fino alla piattaforma che regge le fondamenta del Palazzo Porcelli. Ieri mattina molte famiglie hanno lasciato il palazzo, anche se le loro abitazioni non si trovano nell'ala a rischio. «I geologi stanno visionando anche gli appartamenti - spiega Fiore Memoli, un passato come dirigente della Protezione Civile, residente in un edificio a pochi metri dal Palazzo Porcelli - per questo motivo alcune famiglie sono ritornate, se pur poco, nei loro appartamenti. Ma saranno costrette a trascorrere un'altra nottata fuori casa». L'assessore alla Manutenzione ed alla Protezione Civile, Giuseppe Gigantino, accorso sul posto con il sindaco Alfredo Messina, ha dichiarato che al momento ogni spiegazione sarebbe azzardata: «Aspettiamo i risultati degli accertamenti e le relazioni dei tecnici e dell'ingegnere capo. Abbiamo subito avviato l'indagine diagnostica per tutta la zona. La messa in sicurezza avverrà in almeno 10 giorni».
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