Tu sei qui: CronacaSi incatena con la madre in Comune
Inserito da Il Salernitano (admin), martedì 29 aprile 2003 00:00:00
Dramma della disperazione, nella giornata di ieri, presso il Comune di Cava. Un uomo si è incatenato con la madre, gravemente ammalata e costretta su una sedia a rotelle. Scenario dell'evento, come detto, il Palazzo di Città metelliano, ed in particolare la stanza dell'assessore alle Politiche ed ai Servizi Sociali, Pasquale Santoriello. Qui l'uomo, Agostino D'Onofrio, si è incatenato alla scrivania insieme all'anziana madre, Virginia Desideria, e, attraverso l'uso di un megafono, ha attirato l'attenzione e la curiosità dei tanti utenti che in quel momento affollavano il Palazzo. Per poter "gridare" il suo disagio verso le autorità politiche che governano la città dei portici, però, il cittadino metelliano ha dovuto aspettare la chiusura al pubblico degli uffici comunali. Il tutto mentre la Polizia Municipale e la Polizia di Stato hanno tenuto sotto controllo la situazione. Agostino, con l'anziana madre Virginia, ha denunciato a gran voce l'impossibilità di una vita dignitosa all'interno dei prefabbricati, dove, ha denunciato l'uomo, non vi sono servizi igienici adatti per i portatori di handicap e, quindi, sfruttabili dall'anziana disabile. Un diritto negato, dunque, che attende una rapida soluzione da chi è preposto a dare risposte. «La nostra condizione di disagio - ha urlato in preda alla disperazione Agostino D'Onofrio - urge risposte chiare da parte dell'Amministrazione comunale. Se non è l'assessore Santoriello a tranquillizzarci, non oso immaginare chi altri possa avere competenze in materia». E per l'Amministrazione comunale ha commentato l'accaduto direttamente il primo cittadino di Cava, l'avvocato Alfredo Messina: «E' tutta colpa della passata Amministrazione, guidata da Raffaele Fiorillo. Noi non abbiamo colpe». Una risposta che ha lasciato nello sconcerto quanti erano presenti. La colpa non sarà di Messina, ma ora sulla poltrona più prestigiosa siede proprio lui. Ed è a lui, che tanto si "autocelebra" sulle emittenti televisive locali come il "buon padre di famiglia", che toccano risposte chiare e soluzioni sui tanti problemi che attanagliano la Vallata e le famiglie indigenti che sul suo territorio vi abitano.
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