Tu sei qui: CronacaShopping, scontro sull'apertura domenicale
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 29 gennaio 2003 00:00:00
Scontro sui nuovi orari di apertura dei negozi. Nel corso dell'appuntamento di ieri pomeriggio, fissato dall'Amministrazione comunale con gli operatori commerciali, si è discusso per prendere una decisione sulle aperture domenicali, anche se, alla fine, al centro del dibattito è stato il ruolo che Cava è chiamata a svolgere. Sotto accusa anche il Comune, assente nel ruolo di indirizzo della città, per un'identità ancora da scoprire. Capitolo orari: Ascom e Confersercenti sono d'accordo per lo shopping domenicale solo a maggio e ad ottobre; apertura full time, invece, la proposta di Antonio Bevilacqua, presidente del Centro Commerciale Cavese, e di Luciano D'Amato, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori metelliana. «Cava deve decidere prima di tutto - afferma Antonio Bevilacqua - che ruolo deve svolgere. La sua posizione naturale la pone come cerniera tra l'Agro nocerino-sarnese, la Costiera Amalfitana e Salerno. Credo che la sua vocazione sia verso il commercio, il turismo ed i servizi ad essi connessi. La questione degli orari, in realtà, è una falsa questione. La legge, infatti, già consente di restare aperti negli orari che ogni esercente ritiene opportuno. Lo stesso discorso vale per i giorni della settimana, domeniche comprese. Nell'ottica, poi, dell'offerta di maggiori servizi, non si può prescindere dalle aperture domenicali. Piuttosto, si ragioni in termini di proposte per attrarre clientela e per migliorare i servizi». Dunque, più che soffermarsi sugli orari, ormai liberi, l'attenzione si è spostata sulla disciplina del commercio. «Ci siamo riproposti - dichiara Fabio Siani (nella foto), assessore al Commercio - di rivederci la settimana prossima, per trovare una sinergia tra tutte le parti in causa e per evitare che, data la liberalizzazione degli orari, si vada incontro ad una sorta di apertura selvaggia». Sintonia, invece, tra le due associazioni di categoria dei commercianti, che rappresentano circa 1.000 attività sul territorio. «Se si pensa di risollevare le sorti del commercio cavese restando aperti di domenica - interviene Aldo Trezza (nella foto), presidente della Confesercenti - è un'illusione. Cava ha bisogno di rilanciare la sua immagine, di offrire servizi, di migliorare la viabilità, soprattutto il sabato e la domenica. Questo è un ruolo che deve svolgere l'Amministrazione. Sono stati dati tanti incarichi, ottimamente pagati. Ora si investa soprattutto nel marketing e nell'immagine, affidandosi non all'improvvisazione, ma a consulenti esperti». «Noi abbiamo dato un indirizzo ai nostri associati. Riteniamo - dichiara Luigi Trotta, presidente dell'Ascom di Cava - che in queste condizioni non ci sono i presupposti per stare aperti tutto l'anno». Più è libera l'apertura, maggiore è la concorrenza: questa la tesi dell'Unione Nazionale Consumatori. «Sei mesi di apertura continuata - propone l'avv. Luciano D'Amato - poi si traggano le conclusioni. Intanto, si facciano progetti seri per rilanciare non solo il commercio, ma la città. I benefici saranno per tutti».
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