Tu sei qui: CronacaShopping festivo, infuria la polemica
Inserito da (admin), lunedì 16 febbraio 2004 00:00:00
È ormai scontro aperto tra Comune ed associazioni dei commercianti per la deroga alla chiusura concessa dal sindaco Messina a giocattolai e fotografi per la giornata di ieri. A rinfocolare le polemiche, la pubblicizzata apertura dell'Interspar, che sabato mattina esponeva l'avviso alla clientela dell'apertura anche nelle domeniche successive a quella già prevista in calendario per il 29 febbraio. «Probabilmente Della Monica - dice Aldo Trezza, presidente della Confesercenti - sa cose che a noi non è dato di sapere. È singolare questa premonizione, ma ancora di più la contraddizione che vive l'Ascom, dove il suo rappresentante locale, Luigi Trotta, combatte a spada tratta contro qualsiasi variazione al calendario concordato con il dirigente Maurizio Avagliano ed il suo consigliere provinciale, Antonio Della Monica, naviga in tutt'altro mare». Sull'argomento, però, il sindaco Messina è chiaro: «A questo punto è il caso di fare definitiva chiarezza sulla questione. L'ordinanza non andava fatta in quei termini, discordandosi da mie indicazioni precise. Punto primo: siamo un Comune riconosciuto dalla Regione a vocazione turistica. Punto secondo: esiste da diversi anni la legge Bersani, che per Comuni di questo tipo ha deciso la completa liberalizzazione degli orari d'apertura dei negozi. Punto terzo: l'Amministrazione non può derogare alla legge nazionale». Già fissato, comunque, un incontro tra Comune e rappresentanti dei commercianti e dei consumatori per il prossimo 23 febbraio. «Per noi - dichiara Luigi Trotta, presidente dell'Ascom - resta valido quanto già deciso in sede di concertazione. Se c'è un problema politico bisogna che lo risolvano i politici, trovando la soluzione ad un problema che investe l'intera economia della città, fatta prevalentemente da piccoli commercianti che non possono permettersi aperture campate in aria. Sulla rappresentatività, poi, basta girare per la città e vedere quanti negozi di giocattoli o vestiti di Carnevale hanno aperto». Ribadita la richiesta di dimissioni dell'assessore al Commercio, Fabio Siani, «in quanto politicamente responsabile delle scelte fatte e poi rimangiate». La Confesercenti annuncia la partecipazione alla riunione del 23 febbraio. «Sarà l'occasione per mettere i politici di fronte alle loro responsabilità - dichiara il presidente Aldo Trezza - e verificare anche a che titolo sono stati chiamati a partecipare alla riunione singoli commercianti, seppur rappresentanti dei centri commerciali cavesi. Inoltre, chiederemo di fornirci la certezza sull'effettivo riconoscimento della Regione Campania della vocazione turistica della nostra città, della quale non siamo affatto sicuri». Intanto, saranno rivisti anche gli orari di chiusura dei locali notturni. «Ho dato indicazioni - annuncia l'assessore Siani - di prolungare fino alle 4 la chiusura dei locali notturni». Sul piede di guerra pure l'associazione delle commesse. «Siamo assolutamente contrarie alle aperture - dice la presidentessa Teresa Di Salvio - e pronte ad incrociare le braccia».
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