Tu sei qui: CronacaScacchiera, ecco i motivi del "no"
Inserito da (admin), lunedì 18 giugno 2012 00:00:00
Partita la raccolta di firme per dire no alla scacchiera in Piazza Abbro. La petizione è stata predisposta dal gruppo di studio della comunità dei cittadini. Ecco il testo della petizione, indirizzata tra gli altri al sindaco Galdi, all’Amministrazione comunale metelliana ed alla Procura Generale della Corte dei Conti:
Signori, solo qualche giorno fa avete fatto sapere a noi cittadini che avete intenzione di ripavimentare piazza Abbro, ex piazza Roma e dintorni, fare opere minori in Largo D’Ursi, via Castaldi e dintorni. Utilizzereste, per le opere da farsi, i finanziamenti europei del programma PIU EUROPA.
Abbiamo visionato il vostro progetto ed abbiamo capito che volete:
- sostituire gli storici cubetti di pietra vesuviana con materiali estranei alla tradizione cavese, senza aver ottenuto l’autorizzazione della Soprintendenza ai beni A.A.A.S. prescritta dall’art. 146 del Dlgs 42/2004;
- destinare a sicura perdita, come già accaduto in altre occasioni, mq. 3.373 degli storici cubetti di pietra vesuviana, che togliete dalla piazza Abbro e accatastate in luoghi non sorvegliati;
- realizzare una scacchiera nel centro della piazza Abbro per organizzare il gioco degli scacchi viventi, anch’esso estraneo alla nostra tradizione;
- estendere la zona a traffico limitato dall’incrocio con via Rosario Senatore e via V. Emanuele con la piazza sino all’ingresso sud del parcheggio Metellia di via T. Cuomo;
- istituire il doppio senso di circolazione su via Garzia, viale Crispi e sul lato ovest della piazza Abbro;
- invertire il senso di marcia di via T. Cuomo per accedere al parcheggio;
- spendere per tutta l’operazione 4 milioni di euro, di cui 245.000 per consulenze e compensi ai progettisti.
Secondo le Linee-Guida del PIU EUROPA adottate con Decreto dirigenziale Regione Campania n. 92 del 31-3-2008, Voi avreste dovuto perseguire i seguenti principi:
- l’attrattività e la competitività della città;
- una rivitalizzazione socio-economica sostenibile;
- il miglioramento delle pratiche di concertazione con il metodo dell’Agenda 21 locale;
- la riduzione dell’inquinamento.
Invece Voi:
- introducete tipi d’eventi estranei alla nostra tradizione e che, per diventare attrattivi e competitivi, richiedono attività di promozione le cui spese, se non previste e/o non finanziate, danneggerebbero l’erario comunale;
- deprimete il commercio, con l’ampliamento della zona a traffico limitato intermittente ed incompatibile con l’inversione del senso di marcia per l’accesso al parcheggio di via T. Cuomo;
- fate queste scelte così importanti per la città senza consultare i cittadini;
- aggravate, con il doppio senso di marcia, il traffico veicolare aumentando l’inquinamento.
Inoltre Voi mettete in pericolo la legittimità dello stesso finanziamento europeo, con probabili rettifiche del contributo e richieste di restituzione-recupero, da parte dell’Autorità preposta, per le seguenti irregolarità (art. 91 co. 1 lett. “b” e art. 2 co. 7 del Regolamento CE n. 1083_2006):
a) l’intermittenza della Zona a traffico limitato potrebbe contrastare con gli obiettivi indicati nell’accordo di programma;
b) l’allocazione delle risorse su aree e/o opere rispetto alle quali si fosse eventualmente già fruito di qualche misura di sostegno finanziario nazionale o comunitario violerebbe il Regolamento sui fondi europei, approvato con D.P.R. 3 ottobre 2008, n. 196 (art. 2 co. 4);
c) la distruzione di opere che ancora non fossero state ammortizzate peggiorerebbe la gestione dell’Ente e vanificherebbe lo sforzo finanziario dell’Erario comunitario;
d) l’assenza dell’autorizzazione della Soprintendenza rende non cantierabili i lavori (co. 11, 12 art. 128 Dlgs 163/2006);
e) la mancanza dell’approvazione da parte del Consiglio comunale del programma triennale rende l’opera non finanziabile, ai sensi del co. 10 art. 128 del Dlgs 163/2006.
Né si può sottacere che:
1) non conseguite l’obiettivo (dichiarato) del superamento delle barriere architettoniche, presenti all’ingresso del Palazzo di Città, vanificando, ancora una volta, lo sforzo finanziario dell’erario;
2) aggravate il conto economico delle società partecipate, sia per gli oneri indotti dal trasferimento del capolinea dei bus (CSTP) sia per i minori ricavi (Metellia) conseguenti all’istituzione del doppio senso di marcia su via Garzia, viale Crispi e parte ovest della piazza (eliminazione di posti auto su strada).
In conclusione Vi chiediamo di:
- annullare, in autotutela, la gara d’appalto, diffidandoVi a non stipulare il contratto d’appalto prima della scadenza del termine prescritto dal co. 10 dell’art. 11 del Dlgs 163/2006 (non prima di 35 gg dalle comunicazioni dell’aggiudicazione definitiva);
- effettuare solo manutenzione sulla storica pavimentazione di piazza Abbro, istituendo un fondo permanente ad hoc;
- concordare con le associazioni di categoria azioni compatibili con il piano del traffico, con eventuale ampliamento della Z.T.L. solo con segnaletica, transenne e fioriere e senza impegnare buona parte dei 4 milioni di €;
- riallocare, in concertazione con i cittadini, la maggior parte del finanziamento su opere che incentivino le tradizioni della città e che riqualifichino altre aree del centro storico (eventualmente il parcheggio Metellia di via Cuomo);
- modificare il progetto in tempi rapidi per non perdere i finanziamenti, i cui pagamenti devono essere fatti entro il 31-12-2015, ai sensi del comma 1 art. 56 Regolamento CE n. 1083/2006 e per investire nel modo più efficiente ed efficace i fondi europei e quelli del Comune, che partecipa con proprie risorse alle opere;
- essere sentiti dal competente organo, prima che la decisione sia assunta, per meglio illustrare le nostre ragioni.
Gruppo di studio della comunità dei cittadini
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