Tu sei qui: CronacaSalta il "ferma-ruspe", ansia a Cava
Inserito da La Redazione (admin), venerdì 25 febbraio 2011 00:00:00
Stop al “ferma-ruspe”, salta la manifestazione in programma domenica 27 febbraio al Cinema Alambra. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha infatti "bollato" di incostituzionalità il decreto Milleproroghe, che tra i vari punti stabiliva il blocco in Campania fino al prossimo 31 dicembre degli abbattimenti relativi agli immobili edificati in zone a vincolo paesaggistico.
Sfuma pertanto, almeno per il momento, il sogno di numerosi “abusivi” interessati, che sin dalle prime battute avevano inteso l’emendamento come la via della “salvezza”. Presentato dal sen. Carlo Sarro, l’emendamento “blocca-ruspe” prevedeva, fino alla fine dell’anno corrente, la sospensione sul territorio regionale delle demolizioni di immobili destinati a prima abitazione ed occupati stabilmente da soggetti privi di altra abitazione.
Sulla questione era stata anche programmata per domenica 27 febbraio, presso il Cinema Alambra, la manifestazione dal titolo “Case abusive - Stop agli abbattimenti fino al 31-12-2011: dal fermo delle ruspe al condono edilizio”. All’appuntamento organizzato dal Coordinamento dei Comitati Uniti Napoli Sud avrebbero dovuto prendere parte il Presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli, il sen. Carlo Sarro (primo firmatario del documento), il consigliere regionale Giovanni Baldi, il sindaco Marco Galdi e diverse altre personalità istituzionali.
Ma l’alt imposto dal Presidente Napolitano ha rinviato il tutto a data da destinarsi. Profondamente rammaricati per l’infelice esito della vicenda il presidente del Comitato cittadino “Casa Sicura”, Luigi Di Domenico, ed il consigliere regionale Giovanni Baldi. Secondo quest’ultimo, la momentanea sospensione delle demolizioni sarebbe stata funzionale alla realizzazione di un nuovo piano paesaggistico, che entro il prossimo mese di giugno avrebbe dovuto ricevere l’ok definitivo dal Consiglio regionale.
Al coro degli scontenti si sono aggiunti anche il consigliere comunale Marco Senatore e l’ex assessore Alfonso Senatore. Entrambi, in una nota stampa, hanno espresso la propria amarezza e la propria contrarietà al grido di gioia del Partito Democratico: «Troviamo desolante festeggiare rispetto alle sofferenze ed ai disagi. L’esultanza dei pidiessini allo stop del Governo al condono degli abusi edilizi campani è una vera e propria danza macabra sulle spoglie di poveri cristi».
Ribadita, infine, da Marco ed Alfonso Senatore l’urgenza di un decreto legge ad hoc: «Occorre fare presto e darsi da fare affinché la norma dello stop alle ruspe venga inserita in uno dei prossimi decreti legge da qui ad un mese. Anche la presentazione di una proposta di legge che miri al ripristino del diritto alla casa, negato ai cittadini da tanti vincoli, non sarebbe male».
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