Tu sei qui: CronacaRitorno in classe, professoressa scrive al Sindaco di Cava: «Non credo sia opportuno riaprire le nostre scuole»
Inserito da (redazioneip), mercoledì 18 novembre 2020 20:13:48
«Caro Sindaco Servalli, i docenti e le famiglie degli alunni e degli studenti stanno vivendo ore di attesa e il 24 novembre si sta avvicinando. Io non ho ben capito quale sia il suo punto di vista rispetto alla sicurezza nelle scuole e credo che tutti noi vorremmo capirci di più. Sono le parole, affidate ai social, della professoressa Alfonsina De Filippis Cheli, che, attraverso i social, ha invitato un messaggio al primo cittadino di Cava de' Tirreni per esprimere i suoi dubbi e le sue preoccupazioni in vista dell'imminente ritorno di alunni e docenti a scuola.
«Premesso che, a mio modesto parere, non credo che le nostre scuole siano veramente sicure, premesso che non ritengo che il tracciamento degli infetti e la celerità con cui vengono somministrati i tamponi siano buon segno di efficacia ed efficienza, considerato che nessuna strategia vera sia stata messa in atto per evitare che nascano nuovi focolai, mi chiedo se sia opportuno riaprire gli istituti scolastici. A tal proposito, trovo necessario spendere un po' di parole circa la Scuola dell'Infanzia e le indubbie criticità che la caratterizzano. Il nostro ordine di Scuola è quello che maggiormente rischia di essere travolto dalla pandemia. I bambini e le bambine arrivano spesso a scuola con decimi di febbre, raffreddore, tosse, non riescono a non avvicinarsi ai compagni, chiedono abbracci, vogliono il contatto fisico, ne hanno bisogno per vivere la Scuola e il distacco con serenità.
Impossibile far lezione senza sussidi, con mille limitazioni. Quando eravamo zona arancione, scuole chiuse...zona rossa scuole aperte? Ci sarà un motivo se dei Sindaci hanno ritenuto opportuno lasciare chiuse le Scuole. Io amo il mio lavoro che ritengo sia il più bello del mondo, ma ho anche il Covid e, mi creda, non è una passeggiata... soprattutto perché i positivi sono abbandonati da tutti.
Faccio affidamento sulla sua capacità di discernimento, le auguro di riuscire a guardare proiettandosi in quello che potrebbe accadere riaprendo le scuole. La salute prima di ogni cosa, mi creda. Attendo notizie...e spero! Grazie», conclude.
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