Tu sei qui: CronacaRiparazioni auto, nel 2003 spesi nel Salernitano 255 milioni di euro
Inserito da Ufficio Stampa Autopromotec (admin), martedì 3 agosto 2004 00:00:00
Nel 2003 gli automobilisti della Campania hanno speso per la manutenzione e le riparazioni delle loro automobili 1.339 milioni di euro, pari al 6% dei 22.325 milioni di euro spesi a livello nazionale. La stima è stata fatta dall'Osservatorio Autopromotec, diretta emanazione della più importante rassegna espositiva mondiale di attrezzature e prodotti per autofficine, la cui 21ª edizione si terrà nel quartiere fieristico di Bologna dal 18 al 22 maggio 2005. La Campania, per la spesa in manutenzione e riparazione del proprio parco di 3.218.922 automobili, si colloca al 7° posto della graduatoria nazionale per Regioni, preceduta nell'ordine da Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto e Toscana. E' ovviamente Napoli la provincia della Campania che registra, con 723 milioni di euro, la spesa più alta per manutenzioni e riparazioni di automobili eseguite nel 2003. Molto più distanziate seguono le province di Salerno (255 milioni di euro), Caserta (200 milioni), Avellino (99 milioni) e Benevento (62 milioni). In Italia, rispetto al 2002, il fatturato per attività di autoriparazione ha avuto nel 2003 un incremento del 2,37%. Secondo l'Osservatorio Autopromotec, il fatturato dell'attività delle autofficine dovrebbe continuare a crescere con un tasso compreso tra il 2 ed il 3% annuo. Diversi fattori influiscono sulla dinamica del settore. Un effetto di contenimento della spesa è esercitato dalla forte accelerazione avuta negli ultimi anni nel rinnovo del parco circolante, anche a causa degli incentivi alla rottamazione. Ma vi è anche un altro fattore che tende a contenere la spesa: l'innovazione tecnologica che interessa in modo sempre più incisivo le automobili. La qualità del prodotto è notevolmente migliorata negli ultimi anni e ciò ha consentito di allungare gli intervalli di manutenzione, comportando un ricorso minore alle officine per eseguire le riparazioni. A questi fattori che tendono a contenere il fatturato dell'autoriparazione, però, se ne contrappongono altri che operano in senso contrario. In particolare, la crescente complessità dell'automobile e la massiccia introduzione dell'elettronica rendono più difficile e costoso intervenire sugli autoveicoli. A ciò si aggiunge un altro aspetto che in futuro influenzerà l'attività di assistenza: la tendenza a rendere sempre più restrittivi gli standard relativi alla sicurezza ed al contenimento delle emissioni inquinanti. Secondo l'Osservatorio Autopromotec, la crescente complessità dell'attività comporterà un costante aggiornamento delle dotazioni di attrezzature ed un maggiore impegno degli autoriparatori nelle attività di formazione. La chiave di volta per restare sul mercato sarà, dunque, la costante formazione degli uomini ed il sistematico adeguamento delle strutture. E' per questi motivi che il settore dell'autoriparazione attende con particolare interesse "Autopromotec 2005", che sarà un'occasione, oltre che per dibattere i problemi del settore, anche per una presa di contatto tra gli operatori e quanto di più avanzato sta maturando nel mondo dell'autoriparazione.
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