Tu sei qui: CronacaProcesso Se.T.A., la ricostruzione dei testimoni
Inserito da (admin), mercoledì 14 gennaio 2004 00:00:00
Processo Se.T.A.: ieri mattina sono comparsi in aula, in qualità di testimoni, il comandante della Brigata della Guardia di Finanza, Donato Affinito, l'ex revisore dei conti del Comune di Cava, Giulio Palumbo, e l'attuale assessore alla Sicurezza, Alfonso Laudato. Assente, per motivi di salute, solo l'ex assessore Vincenzo Trapanese. Davanti alla III Sezione penale del Tribunale di Salerno, il comandante Affinito ha ricostruito i punti salienti delle indagini, riconfermando in aula il testo dei verbali e riproponendo un resoconto dettagliato delle fasi relative all'acquisizione della documentazione inerente la nascita e l'ampliamento della società mista. La parola è passata, poi, all'assessore Laudato, che ha ribadito tra l'altro i suoi dubbi circa la società mista per quel che riguardava il sistema di pesatura, sottolineando, però, il suo giudizio positivo nei confronti dell'ex presidente e l'importante servizio garantito dalla Se.T.A. in occasione dell'emergenza rifiuti. Nella stessa giornata di ieri il giudice ha fissato la prossima udienza per il 25 giugno 2004. Il rinvio a giudizio fu deciso il 30 gennaio del 2003 dal Gip del Tribunale di Salerno, Vittorio Perillo. Il magistrato accolse la richiesta di rinvio a giudizio, presentata dal pm Filippo Spiezia, per gli ex amministratori comunali - accusati di abuso d'ufficio e di induzione in falso per aver venduto le quote della società mista agli altri partner pubblici senza gara d'appalto - e per i dirigenti della Se.T.A., che devono rispondere dell'accusa di truffa. È iniziato, così, il processo a carico dell'ex sindaco Raffaele Fiorillo, difeso dall'avvocato Patrizia Macario, dell'ex assessore alle Finanze, Roberto Caliendo, difeso dall'avvocato Fioravante Ronca, del presidente della Se.T.A., Edoardo D'Amico, del dirigente Franco Sassaroli e dell'amministratore Rosario Carlo Noto. Il 30 gennaio scorso, in sede di udienza preliminare, il Gup Perillo ha già disposto il non luogo a procedere per l'accusa di ipotesi di falso, perché gli indagati - componenti del Consiglio di Amministrazione della Se.T.A. - non ricoprivano incarichi pubblici. Proscioglimento per l'ex sindaco Fiorillo e l'ex assessore Caliendo per l'accusa di vendita a ribasso delle azioni rispetto al reale valore di mercato al Comune di Massa Lubrense. Il processo che ha preso il via ieri mattina ruota, dunque, intorno a due principali capi d'accusa: quello di induzione al falso per l'ex sindaco Fiorillo e l'ex assessore Caliendo, per aver venduto le quote della società ad altri partner pubblici senza aver espletato una gara di appalto, e quello di truffa per l'ex presidente D'Amico ed i dirigenti Noto e Sassaroli per la presunta emissione di fatture false.
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