Tu sei qui: Cronaca"Ponte dei carabinieri", sampietrini...volanti
Inserito da (admin), martedì 24 gennaio 2006 00:00:00
L'incidente ad una signora, colpita ad una gamba da un sanpietrino che riveste il cosiddetto "ponte dei carabinieri", ha provocato nuove proteste, anche per la mancanza di marciapiedi e la scarsa illuminazione. «Il ponte fa parte del panorama che vediamo tutti i giorni - afferma Claudio Monetta - tanto da non farci caso. Poi, però, ti capita di doverlo attraversare per raggiungere casa di sera, ed allora ti accorgi di quanto sia pericoloso. Scarsa illuminazione, i fari delle auto ti accecano, quando ti scontri con un altro pedone sei costretto a scendere in strada, con tutti i pericoli che ne seguono, tanto è stretto il marciapiede». Lo chiamano il "ponte dei carabinieri", per la presenza al di sotto della caserma, ed è il "cerotto" sulla ferita dell'autostrada che taglia in due la città. Da sempre è parte integrante della rete viaria cittadina, nonostante sia abbastanza largo e percorso dalle auto nei due sensi di marcia. Ai due lati della carreggiata, però, strisce di cemento larghe circa 50 centimetri fungono da passaggio pedonale, con pochi lampioni solo da un lato del ponte. Collega la discesa del rione Cappuccini al centro della città ed è continuamente percorso in auto dai cittadini che scendono dal versante est, soprattutto dalle frazioni San Pietro, Annunziata e San Lorenzo. Anche la pavimentazione crea problemi: i piccoli sanpietrini che rivestono il ponte, infatti, vengono spesso divelti dal passaggio delle auto e diventano veri e propri proiettili, che attentano contro chi si trova ad attraversarlo a piedi.
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