Tu sei qui: CronacaPiazza Lentini per l'intitolazione a Romano
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 19 febbraio 2003 00:00:00
La recente proposta di intitolare Piazza Lentini al senatore Riccardo Romano ha aperto nella città un ampio dibattito. Mentre cresce il consenso per la proposta, non manca chi chiede che si indichi un metodo. La gente è stanca di polemiche inutili, quando ci sono cose più urgenti da fare per la riqualificazione e lo sviluppo della città. Ben venga Piazza Romano, dicono i più, ma seguendo le regole e, soprattutto, ascoltando anche il parere dei cittadini, più che quello dei politici. Su una cosa, però, sono tutti d'accordo, compresi i diessini che provocatoriamente avevano lanciato la proposta: Piazza Duomo non si tocca. Va bene commemorare un personaggio illustre della vita politico-amministrativa di Cava de' Tirreni. Non per questo, però, si devono cambiare i nomi a seconda del vento che tira. L'area del Duomo è legata alla memoria, è il salotto della city, il punto di incontro per gli "inciuci" cittadini. È, e deve restare, Piazza Duomo. La scelta, quindi, è obbligata: Piazza Lentini, più legata alla storia personale di Romano. Intitolarla ad Amabile? Per l'imprenditore-mecenate si possono ipotizzare altri luoghi più idonei. Ne è convinto Gaetano Panza, leader dei socialisti, compagno di numerose battaglie con Riccardo Romano, vice sindaco della città e promotore delle prime intese con la Democrazia Cristiana di Abbro: «Riccardo Romano è stato il primo parlamentare cavese del dopoguerra. Per il suo impegno politico e personale, ha conquistato il diritto di essere ricordato dalla sua città. La sinistra cavese lo ha avuto rappresentante nelle sedi istituzionali. Godeva del consenso degli operai, che raccoglieva negli incontri in quella che era definita la "piazza rossa" di Cava, ossia Piazza Lentini. Sarebbe auspicabile che il Comune, raccogliendo il consenso dell'opinione pubblica, si facesse promotore dell'iniziativa». Gennaro Galdo, ex assessore della Giunta Abbro e leader dei popolari, auspica che la vicenda non si trasformi in un caso per lo scontro tra i Poli, ma diventi una riflessione seria, intelligente e concreta: «Mi auguro che prevalgano il buon senso e l'onestà intellettuale». Chi, invece, ha assunto una posizione critica, non verso le persone, ma per il metodo, è Pierfederico De Filippis, portavoce del circolo "La Margherita Rinnovarsi a Cava": «Anche se sono d'accordo sulla proposta e sulla scelta, credo che essa parta male, come partì male quella che ha portato all'intitolazione di Piazza Roma ad Abbro. Il rischio di una strumentalizzazione intorno ai due personaggi politici, Abbro e Romano, è enorme e non lo meritano. Si apra un dibattito sereno in Consiglio comunale e si attivino tutti gli strumenti che la nuova normativa concede agli Enti locali per una partecipazione diretta dei cittadini a scelte di interesse comune». Sebastiano Lambiase, operaio, compagno della prima ora di Riccardo Romano, unitamente a quanti, in quelle ore drammatiche della fine degli anni '40, sostennero la passione politica del loro leader, afferma: «Se Piazza Lentini dovesse diventare Piazza Romano, ritornerei indietro di almeno 50 anni. Lì il palco, là la sede del Pci». I diessini, intanto, chiedono che intorno all'intitolazione della piazza a Riccardo Romano ci sia il più ampio consenso possibile. «Se dovesse rappresentare l'inizio di uno scontro, non ci saremo. Certamente, non commetteremo l'errore che ha compiuto Messina per Piazza Roma, quando ha forzato tempi e modi. Lavoreremo sul consenso dell'opinione pubblica», dice Flora Calvanese.
DUE OPZIONI: DUOMO E LENTINI
Piazza Duomo e Piazza Lentini sono in ballottaggio per il senatore Riccardo Romano. Attualmente, la prima è intitolata ufficialmente a Vittorio Emanuele III, anche se per i cavesi è Piazza Duomo. Su di essa si eleva la Cattedrale, fondata nel 1587. Lo storico Attilio Della Porta così scrive: «Si eleva maestosa e superba. Fu in ogni secolo centro propulsore di vita religiosa, vincolo possente di solidarietà e di fede». La storia della Cattedrale si fonda con quella della piazza, divenuta nei secoli il punto di maggiore aggregazione della città. Intitolata al re Vittorio Emanuele III, ma solo sulla carta, per il cavese è e resta Piazza Duomo. La storia di Piazza Lentini è diversa. Nata dall'abbattimento del palazzo di proprietà Lentini, è lo slargo finale di via Mazzini. Su di essa insistono le scuole elementari del I Circolo. Una piazza senza storia e senza identità, legata solo alle grandi adunanze elettorali del Pci negli anni '50.
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