Il Portico Costiera Amalfitana

Sta giocando con la sua bicicletta nel parcheggio alle spalle dell'ospedale. Tenta di fare uno slalom tra le auto in sosta, ma il brecciolino che ricopre il piazzale gli fa perdere l'equilibrio. Cade dal muretto di cinta e fa un volo di più di tre metri. Giuseppe S., questo il nome del bambino di 9 anni vittima del terribile incidente, è stato miracolato. Se l'è cavata, infatti, solo con qualche escoriazione e forti dolori alla testa. A soccorrerlo gli impiegati dell'ospedale che in quel momento si trovavano nell'ala vicina al luogo della caduta. Sono stati loro ad udire, per primi, le grida d'aiuto del piccolo. Hanno tentato subito di trasportarlo con una barella al Pronto Soccorso. Solo con l'aiuto degli operatori dell'associazione Misericordia, che si trovavano in zona, è stato possibile trasportare il piccolo con un'apposita barella a cucchiaio, evitando, così, movimenti bruschi ed il rischio di peggiorare possibili fratture. L'episodio è accaduto l'altro pomeriggio, poco prima delle 17. Il piccolo Giuseppe, che abita in una palazzina del centro storico, aveva pensato di trascorrere il caldo pomeriggio di vacanza sulla sua bicicletta. Dopo i primi giri intorno al Corso principale, diventato zona vietata ai ciclisti a partire dalle 18, si è diretto verso Piazza San Francesco. Ha girato in lungo e largo i giardinetti del Convento Francescano, per poi spostarsi nel parcheggio, da poco inaugurato, che si trova proprio alle spalle dell'ospedale. Giuseppe non si separa dalla sua bici e fa più volte il giro del piazzale, ricoperto da terriccio e privo, dunque, d'asfalto. All'improvviso la caduta. Secondo una prima ricostruzione, fornita dai testimoni dell'incidente, il bambino si trovava a pochi passi dal muretto di cinta del parcheggio. Per cause ancora in via d'accertamento, Giuseppe ha perso l'equilibrio ed è caduto giù dal muretto, restando attaccato alla sua bici. Un volo di circa tre metri, per poi finire accasciato sull'asfalto. Dopo pochi minuti, il bambino era al Pronto Soccorso. I medici hanno eseguito tutti gli esami di routine, prima di disporre il ricovero per motivi precauzionali.