Tu sei qui: CronacaParco dei Monti Lattari, Cava dice sì
Inserito da (admin), giovedì 7 agosto 2003 00:00:00
Stamane a Napoli la firma per il Parco Regionale dei Monti Lattari. Tra i firmatari anche il Comune di Cava de' Tirreni, che in un primo momento non aveva aderito. Modificata la normativa d'attuazione, recepite le indicazioni del Comune metelliano. «Il nostro no iniziale - ha affermato il sindaco Alfredo Messina, che oggi sarà tra i firmatari - fu dettato dal fatto che la proposta avanzata dalla Regione contrastava in maniera evidente con i consolidati indirizzi di sviluppo del nostro territorio. Oggi qualcosa è stato modificato, di qui il nostro sì convinto e deciso». Nella prima stesura, il territorio era stato diviso in tre zone: la A, area di tutela integrale; la B, area di riserva generale orientata e di protezione; la C, area di riqualificazione dei centri abitati di promozione e di sviluppo economico e sociale. Cava era completamente "ingessata", il che aggravava una situazione già resa pesante da circa 10 anni di stasi dell'edilizia. Poi, finalmente, l'adeguamento al Put ne aveva avviato la ripresa. «Il Parco, così come concepito, avrebbe significato - spiega Messina - un ritorno al passato. Se il Parco deve avere un senso e vuole costituire una risorsa economica, deve rilanciare quella vocazione turistica, commerciale ed artigianale che ormai è stata data in maniera significativa al territorio». La seconda stesura del progetto ha recepito sostanzialmente le osservazioni del Comune di Cava. La zona A è vincolata al Put ed al Sic, le zone B e C diventano di sviluppo. «Significa - interviene Luigi Napoli, assessore metelliano all'Ambiente - che sarà possibile realizzare la Pedemontana che porta a Chiunzi e l'arteria di collegamento tra Cava e la Costiera attraverso il Comune di Tramonti, in piccola parte da realizzare in galleria. Ed ancora, saranno possibili infrastrutture ricettive ed i percorsi eno-gastronomici, così come si potranno creare zone contigue al Parco per l'attività venatoria». Dunque, un Parco che rispetta le vocazioni del territorio. La novità è l'aggregazione dei Comuni di Nocera Inferiore, Nocera Superiore e Pagani. Con il loro ingresso, il Parco diventerà un territorio che percorre in grandissima parte la catena dei Monti Lattari. Intanto, avanza anche la proposta di tramutare il Parco da regionale in nazionale. «È il decollo di uno strumento urbanistico importante, un grande fattore di sviluppo, rispettoso dell'ambiente e delle peculiarità del territorio», conclude Luigi Napoli.
TOTO NOMINE
Direttore generale e commissario del Parco: in pole position Enrico Violante e Raffaele Ferraioli
Dopo la firma, che avverrà stamane nella sede del Genio Civile di Napoli, la parola passerà alla Giunta Regionale, che in questa prima fase transitoria dovrà nominare un commissario ed un direttore generale. Già trapelano le prime indiscrezioni sulle nomine, che saranno suddivise equamente tra centrosinistra e centrodestra. Per il direttore generale circolano pochi nomi, tra cui quello del city manager del Comune di Cava, Enrico Violante. Per il commissario, invece, è in pole position Raffaele Ferraioli, presidente della Comunità Montana e del Patto Territoriale "Cava-Costa d'Amalfi". Un tris di cariche che lo renderebbe l'uomo più potente della Costiera Amalfitana, ma anche l'uomo capace di poter guidare in un unico progetto tre Enti con obiettivi comuni ed afferenti allo stesso territorio.
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