Tu sei qui: Cronaca‘Papà ci ha violentato per 7 anni'
Inserito da Il Mattino (admin), martedì 25 marzo 2003 00:00:00
È stata ascoltata per due lunghe ore. Nel chiuso di un'aula di giustizia, la figlia maggiore del camionista di Santa Lucia, accusato di violenza carnale dalle sue due figlie, ha svelato i particolari più intimi e scabrosi della sua amara adolescenza. Per due volte è scoppiata in un pianto liberatorio, interrompendo con le lacrime i ricordi delle violenze cui il padre l'avrebbe costretta. Si apre, così, con un'audizione drammatica il processo che vede coinvolto, con l'accusa di violenza carnale sulle figlie, il camionista cavese difeso dagli avvocati Marco Salerno e Maurizio Mastrogiovanni. Ieri pomeriggio, davanti alla I Sezione penale del Tribunale di Salerno, la figlia maggiore, che insieme alla sorella si è costituita parte civile (assistite dai legali Giovanni Del Vecchio e Leonardo Cotugno), è stata sentita come parte offesa. Nel giugno scorso, al termine dell'udienza preliminare, il giudice Francavilla, su richiesta del pm Maria Carmela Polito, aveva rinviato a giudizio l'uomo, accusato di violenza carnale. Poi una serie di rinvii, motivati dalle precarie condizioni di salute del camionista, affetto da una grave patologia cardiaca. Ieri i certificati esibiti dalla difesa sono stati rigettati e così si è dato il via al processo. Gli avvocati delle due donne hanno richiesto ed ottenuto la convocazione dell'udienza a porte chiuse, per mantenere il massimo riserbo sulle testimonianze delle due giovani protagoniste e su una storia che si può definire, già prima di ogni verdetto, di emarginazione e degrado. È la storia di una famiglia "qualunque": lui camionista, la moglie affetta da una grave forma di schizofrenia, due figlie all'epoca dei fatti minorenni ed un fratello che ancora oggi, secondo gli avvocati Salerno e Mastrogiovanni, legali dell'accusato, non accetterebbe l'idea del "padre aguzzino". A squarciare il velo del silenzio, la confessione choc della due ragazze. Secondo l'accusa, dal '92 fino al '99 l'uomo avrebbe abusato delle figlie. Gli episodi di violenza sarebbero rimasti celati dal silenzio ed appesantiti dalle condizioni della madre, gravemente ammalata. Fino alla confessione drammatica, nei primi mesi del 2000, rilasciata dalle due sorelle, ormai lontane dalla casa paterna e sicure di poter contare sull'appoggio di una nuova famiglia (entrambe si sono sposate due anni fa). Ora sono chiamate ad un'altra prova, forse quella più dura: ricordare quei giorni. Il 26 maggio è in programma la prossima udienza, nel corso della quale sarà interrogata l'altra figlia.
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