Tu sei qui: CronacaNo acquisti, il 16 sciopero anti-salasso
Inserito da (admin), venerdì 12 settembre 2003 00:00:00
Sciopero della spesa: l'Intesa dei consumatori raccoglie i primi consensi per la giornata di stop agli acquisti proclamata per martedì 16 settembre. Le quattro associazioni dei consumatori (Codacons, Adusbef, Federconsumatori e Adoc) invitano i consumatori del Salernitano ad «astenersi massicciamente da compere ed acquisti contro la raffica micidiale di aumenti dei prezzi registrati quest'anno». Il paniere dei rincari, dati Codacons alla mano, in provincia di Salerno è stato da vera e propria stangata. Nei primi 7 mesi del 2003, in media ogni famiglia ha dovuto sborsare, per effettuare gli stessi acquisti dell'anno precedente, 1.381 euro in più. «E - giurano le quattro associazioni all'unisono - non finisce qui, dal momento che dai primi mesi del 2004 si prevedono nuovi rincari, per ulteriori 1.436 euro. Vale a dire, ciscuna famiglia dovrà sborsare in più, per fare la stessa spesa del 2001, circa 2.817 euro». I beni maggiormente rincarati in provincia? I soliti noti, quelli già monitorati dalle quattro associazioni a livello nazionale. Con qualche dato addirittura maggiorato (è il caso dei servizi bancari e finanziari, delle polizze Rc auto, di frutta e verdura). Il record spetta alle polizze Rc auto (+12,8%), ai generi alimentari (+11,9%, con picchi, per frutta e verdura, anche del 150%), ai servizi bancari (+9,9%), ai generi scolastici (+8,7%), all'abbigliamento e calzature (+10,7%). Ma ad aumentare, secondo il cartello dell'Intesa, sono stati tutti i generi merceologici. «Il dato inconfutabile - spiega Ivan Lambiasi, dell'Adusbef - è che siamo in presenza di rincari assolutamente fuori da ogni logica. Non reggono le tradizionali regole del mercato». Già, perché secondo l'Adusbef alcuni generi, rincarati con l'«alibi» di situazioni contingenti (guerra in Iraq, crisi internazionale, caro-greggio, etc.), continuano la loro corsa al rialzo anche oggi che il quadro generale pare, se non rasserenato, sicuramente meno allarmistico di qualche mese addietro. «La verità - dice Lambiasi - è che in tanti hanno equiparato le vecchie mille lire all'euro, e questo ha prodotto effetti paurosi sull'andamento dei prezzi. A tutto danno delle classi sociali più deboli». Totalmente d'accordo Enrico Marchetti, del Codacons, per nulla preoccupato del flop registrato dallo sciopero dello scorso anno. «Ci siamo organizzati meglio - spiega - e porteremo in strada iniziative di sensibilizzazione, a cominciare da gazebo informativi che saranno allestiti in Piazza Portanova». Tre gli obiettivi: bloccare le tariffe di trasporti, autostrade e polizze auto, riformare l'Istat per un diverso monitoraggio dell'inflazione e costituire un tavolo di confronto fra produttori, commercianti e consumatori, per tenere controllati i prezzi. Per il 16 previsto anche un sit-in dinanzi alla Prefettura, cui hanno già annunciato la loro adesione i pensionati aderenti alla Cgil. «Non è più tollerabile - dice il segretario Antonio Salzano - l'indiscriminato aumento soprattutto sui prodotti di prima necessità, che penalizza lavoratori, disoccupati e, particolarmente, i 210mila pensionati che, in provincia di Salerno, vivono con una pensione che non supera i 516 euro al mese».
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