Tu sei qui: CronacaMovida, nuova denuncia e vecchie polemiche
Inserito da Il Mattino (admin), martedì 4 febbraio 2003 00:00:00
Una richiesta, indirizzata al sindaco Messina, al prefetto, alla Procura della Repubblica, alle Forze dell'ordine ed a tutti gli uffici preposti alla tutela ambientale, riaccende il fuoco, mai sopito, della protesta dei cittadini contro i locali notturni. I residenti del condominio Lazzarini di via XXV Luglio hanno chiesto alle autorità il rispetto dell'ordinanza sindacale 474 del 21 marzo del 2002, nella quale si ordinava alla società "Bizzarria srl", titolare del "Porky's" (nella foto), la sospensione di quelle attività musicali e di intrattenimento danzante che comportano, attraverso l'utilizzo di strumentazioni elettroacustiche, il superamento dei limiti massimi consentiti di emissioni sonore. Inoltre, nella stessa ordinanza sindacale si imponevano ai titolari interventi urgenti di contenimento dell'inquinamento acustico. La società "Bizzarria", nell'estate scorsa, provvide ad effettuare una serie importante di lavori di insonorizzazione e di contenimento delle vibrazioni, tanto che, alla ripresa delle attività musicali del "Porky's", tutto sembrava risolto. Evidentemente, così non è, visto che i residenti hanno ripreso a protestare e con ancora maggior vigore. «In effetti - afferma Giuseppe Salsano, presidente dell'associazione "Ordine e quiete" - all'inizio della programmazione invernale il disturbo persisteva, ma era contenuto entro limiti accettabili. Poi c'è stata una recrudescenza dei disturbi, che ci ha costretto a questa nuova azione, che speriamo sia definitiva». Un problema che riguarda tutti i locali notturni metelliani, soggetti ad azioni simili. «Una questione - dichiara Bruno D'Elia, assessore allo Spettacolo ed al Turismo - che va risolta una volta per tutte. L'Amministrazione non può essere il bersaglio di tutti, gestori e cittadini. Occorrono, pertanto, decisioni definitive. Proporrò in Giunta che i locali notturni di una certa tipologia vengano delocalizzati lontano dai centri abitati». Un provvedimento, però, che richiederà tempi lunghi di attuazione. «Nel frattempo - continua l'assessore D'Elia (nella foto) - applicheremo norme e leggi già esistenti in materia, affinché gestori e residenti trovino un accordo bonario. Proporrò, inoltre, che l'Ufficio Tecnico comunale effettui uno studio sull'insonorizzazione dei locali e sul contenimento delle vibrazioni, in modo che tutti si attengano ad esso, previa la sospensione definitiva delle attività che non si uniformano». Dunque, non sembra destinato ad esaurirsi lo stillicidio, ormai quotidiano, di proteste, esposti e denunce, mentre si attendono nuovi sviluppi su questa e su altre vicende relative ai locali cavesi.
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