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Cronaca

Movida, i residenti non si arrendono

Inserito da Il Salernitano (admin), lunedì 25 novembre 2002 00:00:00

Hanno vinto i locali notturni, che potranno restare aperti fino alle tre: questo, in sintesi, il risultato dell'ordinanza 1330, disposta dal sindaco di Cava de' Tirreni, Alfredo Messina (nella foto), che ha preso direttamente in mano le redini del gioco dopo che la questione era balenata da un capo all'altro. Ma i cittadini residenti nei pressi dei locali non ci stanno ed annunciano clamorose forme di protesta. «Preso atto delle proposte - si legge in sintesi nell'ordinanza - avanzate da numerosi gestori di locali pubblici, dirette ad adeguare il contenuto di alcune disposizioni alle nuove esigenze emerse nell'organizzazione delle attività dei pubblici esercizi e dei locali di Pubblico Spettacolo ed intrattenimento, si è deciso di prorogare l'orario di chiusura dei locali, questo anche alla luce delle richieste delle associazioni di categoria interessate ed alla luce dell'esperienza maturata in circa sette mesi di applicazione dell'ordinanza in questione, e di adeguare la disciplina dettata con tale ordinanza relativamente all'orario di chiusura dei pubblici esercizi, e tanto al fine di migliorare il servizio in funzione degli utenti e consentire contemporaneamente una più agevole attività alle categorie interessate, nel pieno rispetto delle norme sulla quiete pubblica, sull'inquinamento acustico ambientale. Si è preso atto della volontà espressa dalla V Commissione Consiliare, in cui, con voto unanime, è stata rilevata la necessità di modificare l'orario di chiusura dei pubblici esercizi, al fine di protrarre lo stesso fino alle ore tre, con trenta minuti di flessibilità per consentire il deflusso degli avventori, con impegno da parte dei gestori dei pubblici esercizi di stipulare una convenzione con Istituto di Vigilanza per assicurare una maggiore sorveglianza e sicurezza all'esterno dei locali. Considerato che la Città di Cava de' Tirreni, per la sua secolare tradizione turistica, rappresenta un punto di riferimento di molti giovani dei Comuni vicini, che danno un impulso vitale all'intera economia cittadina. Considerato, inoltre, che i locali notturni costituiscono una fonte di attrazione di consumatori, che, portandosi a Cava de' Tirreni sin dal pomeriggio, possono esercitare la domanda di beni di consumo e di servizi anche in altri settori dell'economia cittadina. Vanno considerate anche le ricadute positive in termini occupazionali nel settore, rilevanti considerato anche l'indotto. Ritenuto, pertanto, opportuno adottare i necessari provvedimenti al fine di venire incontro alle richieste delle locali associazioni di categoria, dei titolari dei pubblici esercizi, i quali ritengono che l'attuale limitazione degli orari sia penalizzante sotto il profilo economico ed occupazionale e che la protrazione degli orari di chiusura possa invogliare i rispettivi utenti a rimanere nel territorio cavese. Per tutte queste ragioni, sono stati introdotti i nuovo orari massimi di chiusura». Motivazioni che hanno scatenato le critiche di chi vive nelle immediate adiacenze dei locali che animano il by night metelliano. Queste le prime impressioni dei residenti, che già nei giorni scorsi avevano sollevato aspre polemiche. «Noi del condominio dove è ubicato l'Aumm 'Aumm (nella foto) - dichiara Giuseppe Adinolfi - siamo sconcertati. Abbiamo già costituito un comitato e continueremo a battagliare contro questa scellerata ordinanza, che non tiene minimamente conto delle nostre esigenze di tranquillità. Chi ci garantirà? Il nostro stabile risente in maniera evidente delle vibrazioni emesse dalle fonti sonore e questo può portare seri danni alla struttura. Rimarremo sul piede di guerra e metteremo in atto clamorose proteste per portare all'attenzione la nostra situazione. Noi non ci arrendiamo». Sullo stesso tono anche altre dichiarazioni: «Continueremo a portare avanti - tuona Giovanni Senatore, altro condomino dello stabile di via Talamo - la nostra protesta, anche attraverso canali legali. Siamo solo all'inizio. Noi non puntiamo il dito contro i gestori, ma chiediamo rispetto. Un rispetto che ora ci viene negato dagli amministratori. Metteremo ancora in atto la nostra protesta. Il prossimo Consiglio comunale vedrà la nostra partecipazione: lì manifesteremo apertamente il nostro malcontento». Molto soddisfatti, invece, i gestori, che già in questo week end hanno potuto usufruire della nuova ordinanza. «Siamo felici - dichiarano in coro gli impresari del by night - che il sindaco abbia accolto le nostre ragioni. Così non si poteva andare avanti. Cava deve essere una città giovane, capace di accogliere i giovani». Dunque, pareri discordi, com'era lecito aspettarsi, che ora daranno vita ad un nuovo braccio di ferro. La movida, intanto, può tirare un respiro di sollievo; chi, invece, si sente leso in casa proprio no.

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