Tu sei qui: Cronaca‘Moratti, riprenditi l'agenda'
Inserito da (admin), venerdì 5 marzo 2004 00:00:00
Gli insegnanti del II Circolo Didattico di Cava de'Tirreni restituiscono al ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, il dono delle agende. Hanno voluto con questo gesto dirompente protestare contro la riforma che il ministro ostinatamente porta avanti e che impone al mondo della scuola. Oltre 100 insegnanti, con volontà unanime, hanno restituito sdegnati le agende-omaggio. «Abbiamo voluto significare che non con i doni, ma con i fatti, con il rendersi conto delle reali condizioni degli insegnanti, si può essere vicini al mondo della scuola», ha affermato Maria Alfonsina De Filippis. Una docente che sin dalla nascita ha respirato aria di scuola. Il papà Federico, infatti, è stato provveditore agli Studi di Napoli, sovrintendente scolastico regionale della Campania ed ispettore centrale della Pubblica Istruzione. «Oggi stiamo vivendo un'esperienza amara che si ripercuoterà su intere generazioni, se non si fermerà quest'ondata di pseudo-rivoluzione», aggiunge, interpretando il disagio di tanti altri insegnanti che in questi giorni stanno manifestando nelle piazze, nelle università, nei sindacati, nei partiti. L'agenda, dunque, torna al mittente. Accompagnata da una lettera nella quale hanno indicato solo alcuni punti del loro disagio. «Gli insegnanti del II Circolo Didattico - si legge nella nota - restituiscono con grande rabbia il vostro indesiderato omaggio per molti validi motivi. I soldi pubblici non devono assolutamente essere spesi per inutili ed ingiustificati doni, le riforme devono essere fatte quando vi è stata una indagine seria e scrupolosa tra gli operatori interessati del settore e le famiglie». Non esistono, secondo i docenti del II Circolo, differenze tra insegnanti di serie A e di serie B. «Siamo tutti uguali - dicono - non esistono quelli più bravi che riescono da soli a gestire i rapporti con le famiglie ed a progettare e valutare meglio di altri colleghi». La riforma, secondo gli estensori del messaggio, abbasserà sicuramente i livelli di qualità della scuola. «Era un dono nel quale - conclude la De Filippis - avremmo dovuto leggere l'esaltazione di una riforma che danneggia la scuola e, soprattutto, serviva solo a fare propaganda di sé e del capolavoro fatto». La protesta ha coinciso con l'arrivo sulla Gazzetta Ufficiale del primo decreto attuativo della Riforma Moratti, con le disposizioni per le scuole materne e primarie.
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