Tu sei qui: CronacaMilite, sabato i funerali al Duomo
Inserito da (admin), venerdì 17 febbraio 2006 00:00:00
Lo avrebbero visto arrivare dall'Italia ed avrebbero puntato gli occhi sui borsoni che aveva sistemato nella casa presa in fitto sulla spiaggia di Hammamet. E'questa una delle prove che hanno incastrato i due giovani tunisini arrestati per l'assassinio di Adolfo Milite. Un brutale omicidio, che ha sconvolto non solo la città, ma gran parte dell'Italia. Intanto, i familiari confermano l'arrivo della salma a Napoli domani mattina, a mezzogiorno. Nel pomeriggio, quasi sicuramente, si svolgeranno i funerali al Duomo.
Quella tragica domenica, dalla casa di Milite sono stati portati via abiti firmati, scarpe, bottiglie di vino e finanche cioccolatini, oltre al passaporto. Un bottino tutto sommato irrisorio, che ha spinto, però, i due rapinatori ad uccidere. Il loro piano sarebbe saltato forse per una fatale coincidenza: Milite sarebbe rientrato prima in casa ed avrebbe sorpreso i due mentre compievano il furto. L'inchiesta, avviata dalle forze di Polizia tunisine, è ormai alle battute finali. Sebbene la Farnesina non abbia ancora fornito una versione ufficiale, le notizie frammentarie che giungono da Hammamet confermerebbero la prima versione fornita dagli inquirenti, e cioè un tentativo di rapina fallito e finito con la barbara uccisione.
A quanto si apprende, proprio il figlio del proprietario della casa, che ha rincorso i due ladri, avrebbe raccontato di averli visti trafugare dei borsoni. Un'ipotesi, questa, che trova una conferma nelle stesse parole dei familiari, che sin dalle prime ore dopo la tragedia avevano ricordato come Milite era legato a quel paese e quanto bene aveva fatto per la gente del posto. «Ogni volta che andava ad Hammamet - hanno raccontato - portava tante provviste che distribuiva ai bisognosi. Quando veniva a Cava, spingeva noi nipoti a fare la raccolta dei vestiti e di altri generi di prima necessità».
E così in molti, parenti ed amici, non riescono a credere che, con ogni probabilità, proprio il suo spirito solidale e la sua voglia di fare del bene siano stati la sua condanna a morte. Intanto, dovrebbe rientrare oggi il nipote di Milite, che si era recato ad Hammamet con alcuni amici per accelerare le procedure di rientro della salma. In queste ore si è appreso in via ufficiosa il giorno, sabato appunto, ed i familiari di Milite stanno già al lavoro per organizzare i funerali. A far slittare la data, però, potrebbe essere la richiesta da parte dell'autorità italiana di un nuovo esame autoptico, una volta rientrati in Italia.
La cerimonia funebre sarà celebrata in ogni caso a Cava, dove Milite aveva vissuto per anni, nonostante le sue origini (era nato 60 anni fa a Nocera), e dove vivono tutti i suoi più cari amici. «Lo aspettiamo per dargli l'ultimo saluto - hanno detto alcuni conoscenti - La chiesa sarà piena, perché Adolfo era una persona perbene e tutti gli volevano un gran bene». Il presidente della Cavese, Antonio Fariello, ha inoltrato la richiesta alla Lega Calcio di poter osservare un minuto di raccoglimento prima della gara di domenica tra Cavese e Cuoiopelli. I calciatori aquilotti giocheranno con il lutto al braccio. I tifosi della Curva Sud stanno preparando degli striscioni per salutare l'ex allenatore.
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Il Portico!
Scegli il tuo contributo con
rank: 10246108
È morto a 67 anni Antonio Pignataro, ex boss della camorra e reo confesso dell'omicidio di Simonetta Lamberti, la bambina uccisa a Cava de' Tirreni il 29 maggio 1982 in un attentato destinato al padre, il magistrato Alfonso Lamberti, impegnato nella lotta alla criminalità organizzata. Pignataro si trovava...
Ha camminato da sola, in silenzio, per chilometri. Ha raggiunto il mare, si è seduta sulla sabbia e poi è salita su un pedalò a Vico Equense. È lì che Elisa D’Antuono, la giovane donna scomparsa da Angri, ha trascorso la notte. Un finale inatteso ma felice, dopo ore d’angoscia per la sua famiglia e l’intera...
Dramma venerdì scorso all'ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, dove un ragazzo marocchino di 17 anni è deceduto poco dopo il ricovero. Il minore, come scrive il quotidiano "Il Mattino", era stato trasportato in gravi condizioni da due persone, che successivamente sono scomparse. La morte è avvenuta...
Ore di angoscia per i familiari di Elisa D’Antuono, giovane donna di Angri che ha fatto perdere le proprie tracce dopo un litigio con il compagno. Da allora, il silenzio. Nessun messaggio, nessuna chiamata. La sua auto è stata ritrovata a Castellammare di Stabia. Intanto, il compagno è stato fermato...
A Sala Consilina, alcuni gattini sono stati gettati in un canale chiusi in un sacchetto di plastica. A salvarli è stato Enzo Vespoli, un cittadino che passava di lì per caso, ma ha saputo ascoltare ciò che altri avrebbero ignorato: un flebile miagolio dalla riva. Enzo ha dichiarato di aver visto un’auto...