Tu sei qui: CronacaMessina bacchetta An ed i Consumatori
Inserito da Lello Pisapia (admin), mercoledì 6 ottobre 2004 00:00:00
Determinato più che mai, per nulla turbato, pronto a proseguire il cammino intrapreso: in grande forma il sindaco Messina nel tradizionale incontro in chat con i cittadini. Un appuntamento monopolizzato dalle recenti vicende a Palazzo. A partire dallo scontro con Alleanza Nazionale e dal ritiro delle deleghe assessoriali ai "finiani" Santoriello, Siani e Napoli: «Sono stato eletto dal popolo cavese con un programma elettorale puntuale e completo. In corso d'opera è entrata in maggioranza AN, condividendo il mio programma ed il mio modo di amministrare, salvo poi discostarsene improvvisamente. Io resto sempre lo stesso, evidentemente i miei partners sono un po' ondivaghi».
Pronta la replica alle accuse dell'on. Edmondo Cirielli: «E' impegnato nel suo mandato elettorale di parlamentare e di segretario provinciale del suo partito e non percepisce a fondo i concreti interessi della Città che io devo difendere ad ogni costo, anche andandomene a casa prematuramente». Nessun timore per eventuali ripercussioni negative con il ministro Gasparri: «E' persona perbene e politicamente maturo. I nostri rapporti di galantuomini non possono essere alterati da bizantinismi politici».
Calma sui nomi dei nuovi assessori: «Non vi sono ancora. Se sarà necessario, verranno a tempo debito». E la verifica a Palazzo subordinata ad un impegno per la sua ricandidatura? «Ho chiesto che la verifica fosse effettuata a 360°, cominciando dal Sindaco, per passare agli Assessori e poi ai gruppi consiliari ed infine alla struttura burocratica. Se tale verifica avesse rilevato la mia inefficienza, immediatamente avrei dovuto essere sfiduciato, altrimenti andava sin d'ora dichiarata la mia ricandidatura».
Una ricandidatura certa, supportata da tanti motivi: «Sono la persona più onesta sullo scenario politico unitamente al dr. Giovanni Baldi, ho una specifica professionalità di oltre 32 anni, in soli 3 anni di Amministrazione ho operato in misura maggiore rispetto a quanto fatto dal mio predecessore in 9 anni». E Messina si ricandiderà anche a costo di creare un partito del sindaco («A mali estremi, estremi rimedi») e senza tener conto di Galdi, di Petrillo e di quanti altri potrebbero ostacolare la sua ascesa.
Sempre per il capitolo "Palazzo e dintorni", all'esame anche le presunte nomine milionarie. Un argomento che fa imbestialire il sindaco: «Idiozie sventolate dalla sinistra ed ora cavalcate anche da AN. Ho ridotto il numero dei dirigenti e degli incarichi rispetto alla previsione della Pianta Organica del Comune e rispetto a quelli nominati dal mio predecessore». Spazio, infine, ad una considerazione sull'opposizione: «Non è troppo vivace. Non riesco a dialogare costruttivamente con loro, forse perché si sentono mortificati dalla loro esigua presenza in Consiglio».
Ma non è stata una chat solo "politica". Dibattuti anche importanti argomenti di attualità. Dal controverso Piano del traffico («E' frutto di uno studio approfondito da parte di tecnici del settore. Se qualcosa va rivista, non c'è problema, ma senza stravolgerlo per soddisfare l'esigenza di singoli cittadini») alla tempistica per il II lotto del trincerone («I lavori di copertura sono in via di ultimazione. Tra qualche mese disporremo del relativo parcheggio»), passando per il sempiterno capitolo movida («C'è e si "sente", ma va fatta in luoghi adeguati ed in maniera civile») e per l'emergenza amianto, a detta del sindaco superata («Non è in pericolo la salute pubblica. I tetti degli alloggi prefabbricati leggeri sono in condizione di sicurezza e, comunque, saranno a breve smantellati, in concomitanza con la realizzazione degli alloggi finanziati dalla Regione»).
Spazio anche ad una strigliata alle varie associazioni dei consumatori, "colpevoli" di non tutelare a dovere, al cospetto delle Ferrovie dello Stato, i tanti pendolari cavesi costretti a viaggiare in condizioni disumane: «Speriamo che, oltre al caro bollette idriche, sappiano attivare azioni legali anche nei confronti di altri enti che non siano sempre e solo il Comune di Cava de'Tirreni».
Chiusura con un simpatico siparietto sullo scontro tra il vulcanico fra' Gigino (padre Luigi Petrone) ed i commercianti, inviperiti per il Corso inondato di bandiere tricolori in onore di S. Francesco: «Fra' Gigino è fra' Gigino. Dio c'è l'ha dato e guai a chi ce lo tocca. Purtroppo, nemmeno io condivido l'imbandieramento del Corso per la processione di S. Francesco e men che mai quando alle bandiere italiane si aggiungono quelle della pace: il sacro ed il profano!».
Ricordandovi che nell'articolo successivo potrere leggere il resoconto integrale della chat, vi diamo appuntamento a martedì 9 novembre per un nuovo incontro on line con il sindaco Alfredo Messina.
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