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Inserito da (admin), giovedì 6 aprile 2006 00:00:00
Messaggio augurale di S.E. Mons. Orazio Soricelli, Arcivescovo di Amalfi-Cava de'Tirreni, in occasione della Santa Pasqua. Leggiamolo insieme...
Vedere, incontrare e comunicare il Risorto
"Gesù, il Crocifisso, è Risorto!" Questo è l'annuncio festoso che risuona nella notte di Pasqua. Questo è il centro della testimonianza cristiana. Questa è la speranza viva che la Chiesa italiana intende offrire agli uomini di oggi mentre si prepara al Convegno Ecclesiale di Verona.
La vita dell'uomo è sì segnata dall'infermità, dalle tribolazioni e dalle catastrofi, ma queste non sono l'ultima parola della storia, bensì c'è un compimento trascendente per la vita delle persone e per il futuro del mondo.
Il nostro tempo ha urgente bisogno di speranza ed è solo il Cristo Risorto, vincitore della morte, l'unico capace di effondere nel cuore di ogni uomo, un'atmosfera di ottimismo e di speranza. Tuttavia, come per i primi discepoli anche oggi, per diventare messaggeri e testimoni del Risorto, è indispensabile farne personale esperienza, "vederlo" ed incontrarlo nella propria vita.
La traccia per Verona ci ricorda che "non c'è prima la fede pasquale e poi il mandato missionario, non c'è prima la comunione e poi la missione: la comunione e la missione della Chiesa sono i due nomi di uno stesso incontro" (n. 4).
L'evangelista Giovanni dichiarava con enfasi: "ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato... lo annunziamo anche a voi" (Gv 1, 1-2).
Nella solco dell'apostolo Andrea, testimone del Risorto fino al dono della vita e della sollecitudine pastorale del vescovo Adiutore, desidero dirvi con forza che il Cristo è il senso e la speranza della mia vita; in tante occasioni ho sperimentato la presenza e la sua amicizia.
Dopo il cammino quaresimale e la celebrazione della Passione e morte del Signore, auguro a tutti di incontrare il Cristo Risorto nella liturgia della Chiesa e nella vita quotidiana e di lasciarvi permeare e plasmare dalla sua luce radiosa.
L'esperienza forte e vivificante di Cristo vi renda narratori della speranza e faccia sorgere in quelli che incontrate il desiderio di conoscere Gesù.
Pasqua sia un vero passaggio a una vita trasfigurata dalla presenza del Signore e rischiarata dai valori del Vangelo».
Orazio Soricelli, Arcivescovo
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L'Arcivescovo Soricelli
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