Tu sei qui: CronacaMercato, ambulanti allo sbando
Inserito da La Redazione (admin), giovedì 1 marzo 2012 00:00:00
Trascorrono le settimane, ma non si riesce ad arrivare ad un’idea condivisa. Da un lato le 195 firme raccolte da Unimpresa aree pubbliche, ma ancora non prese in considerazione dalla Civica Amministrazione, dall’altro gli organi sindacali dell’Anva Confesercenti e della Fiva Confcommercio alle prese con la proposta avanzata dal sindaco Galdi durante l’incontro di lunedì scorso.
È il quadro del mercato del mercoledì di Cava de’ Tirreni, fermo al palo ormai da circa due mesi e, aspetto ancor più preoccupante, mancante di un’uniformità di progetto capace di sbloccare la situazione. Una condicio sine qua non, quella dell’uniformità, fortemente invocata dal primo cittadino cavese già la scorsa settimana, all’indomani dell’ennesima fumata nera dell’apertura delle bancarelle. Quando Galdi affermò di concedere 30 giorni di tempo ai mercatali per arrivare ad un piano che avesse il consenso generale e che mettesse tutti d’accordo, con la “minaccia” in caso contrario di procedere ad un nuovo bando, aperto anche a chi al mercato di Cava attualmente non partecipa.
Ad oggi, però, sembrano essere diverse le proposte avanzate dagli organi confederali, con il presidente di Unimpresa, Salvatore Califano, inquieto non solo per l’assenza di risposte da Palazzo di Città alla petizione (volta ad acclarare una nuova planimetria per l’area mercatale di via Prolungamento Marconi) di cui si è fatto portavoce, ma anche e soprattutto per la mancata convocazione al tavolo andato in scena lo scorso lunedì.
Tavolo al quale si sono seduti, invece, i rappresentati sindacali di Fiva ed Anva, ora al lavoro per studiare l’ipotesi avanzata dal sindaco Galdi di ristrutturare l’area mercatale mediante la rimodulazione dei marciapiedi e delle corsie e la demolizione della struttura ospitante i servizi igienici. Ipotesi che, tra l’altro, avrebbe innescato nuove polemiche tra gli ambulanti afferenti ad Unimpresa, secondo cui si andrebbero così a spendere nuovi soldi pubblici per intervenire su un’opera di recente costruzione.
Tutto questo mentre anche la mattinata di ieri in via Marconi è trascorsa all’insegna del caos totale. La maggior parte delle bancarelle, infatti, sono rimaste chiuse. Solo alcune hanno dato sfoggio della propria merce, ma con risultati comunque negativi. In effetti questa operazione, come spiegato da Salvatore Califano, era finalizzata a dimostrare all’Amministrazione comunale l’inefficienza dell’attuale planimetria.
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