Tu sei qui: CronacaMattone selvaggio, nuovi sequestri
Inserito da (admin), martedì 2 maggio 2006 00:00:00
Continua l'azione di contrasto che gli agenti della Polizia Municipale - il Nucleo Antiabusivismo, da tempo in prima linea nella lotta alla "cementificazione selvaggia" - stanno sviluppando in opposizione all'abusivismo edilizio. Nei giorni scorsi la squadra specializzata, diretta dall'ispettore Claudio Argentino, ha denunciato un 52enne, responsabile della realizzazione di una costruzione fuorilegge a Castagneto, abilmente nascosta da una baracca. Una donna di 46 anni ed un pensionato 68enne, invece, sono stati deferiti all'autorità giudiziaria per avere proseguito dei lavori edili di rifinitura di due manufatti - tra cui la realizzazione di un terrazzo nel centralissimo Corso Mazzini - già posti sotto sequestro nei giorni scorsi. Il valore commerciale degli immobili sequestrati è di alcune centinaia di migliaia di euro.
Secondo le ultime stime, a Cava dal 2000 al 2003 sono state fatte 40 acquisizioni di costruzioni abusive, con una spesa di circa 50mila euro. Nella maggior parte dei casi si tratta di villini sorti nelle zone di Sant'Anna, Sant'Arcangelo, Passiano, Contrappone, ma anche a Croce, Dupino e Santi Quaranta. Le irregolarità edilizie per costruzioni senza concessioni o lavori di ristrutturazione privi di autorizzazione riguardano immobili di uno e due piani. L'iter è sempre lo stesso: i trasgressori si affidano a ditte specializzate capaci di realizzare lo scheletro dell'abitazione anche in una sola notte, per poi continuare a lavorare alle rifiniture grazie al vecchio trucchetto delle lamiere, dietro le quali viene celata la futura costruzione. In queste ultime settimane gli agenti della Polizia Municipale, diretti dal comandante Giuseppe Ferrara, ed in particolare il Nucleo Antiabusivismo, con sede a Pregiato, hanno intensificato i controlli, per contrastare una vera e propria corsa alla costruzione abusiva, scaturita, come sempre, dalla speranza di accedere alla sanatoria.
«La Regione Campania - spiegano - ha visto rigettato il proprio ricorso dalla Corte Costituzionale, e dunque a Cava, come nel resto della Regione, vige la legge nazionale, che appare più permissiva. Ma è solo un'illusione, perché al condono potranno partecipare solo le opere eseguite entro il 31 marzo del 2003». Per individuare le costruzioni edificate prima del termine, l'Ufficio Urbanistica del Comune di Cava si sta preparando a comprare foto aeree, per stanare tutti gli immobili realizzati abusivamente dopo il 31 marzo del 2003. Le foto saranno utilizzate come prove. Gli scatti incriminati si trovano anche su internet e sono capaci di restituire l'immagine anche nei piccoli dettagli. Una volta provato l'abuso edilizio, si procederà all'ordinanza di demolizione. Entro il termine di 60 giorni, il proprietario dovrà procedere all'abbattimento. In caso contrario, l'Amministrazione avvia il procedimento di acquisizione. La procedura ha un costo di circa 1.500 euro, che, insieme al costo per la demolizione dell'immobile, dovranno essere versati dallo stesso proprietario.
Ben 1.300 le richieste di sanatoria
La notizia del ripristino delle norme anti-abusivismo nazionali, meno severe, ha prodotto nel solo territorio metelliano ben 1.300 istanze di condono per gli immobili realizzati, senza alcuna licenza edilizia, dopo il mese di marzo del 2003. Più di 1.000 richieste che potrebbero, secondo gli interessati, essere inserite nell'elenco delle costruzioni condonabili. In ogni caso discriminante è la data di realizzazione, prevista per legge con termine ultimo al 31 marzo del 2003. Per questo il Nucleo Antiabusivismo del Comune di Cava de'Tirreni ha intensificato i controlli, per contrastare e prevenire la corsa al "mattone fuorilegge".
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