Tu sei qui: CronacaManifattura, trasferimento in via Atenolfi
Inserito da (admin), lunedì 27 febbraio 2006 00:00:00
Se Lucca piange, Cava de'Tirreni non ride. Nonostante il passaggio nella ristrutturata ex Agenzia di via Atenolfi, sulla Manifattura Tabacchi pende la spada di Damocle delle strategie industriali della Bat (British American Tobacco), che potrebbe vendere l'intero comparto, acquisito qualche anno fa dai Monopoli di Stato.
Stato di agitazione e scioperi a Lucca per l'annunciato esubero di un'ottantina di dipendenti e la preoccupazione che la multinazionale anglo-americana preferisca la Vallata metelliana, per l'andamento favorevole della vendita dei Garibaldi, ammezzati e sigari aromatici. Il vice-presidente del Consiglio comunale di Lucca, Piero Andreucci, ha scritto una lettera al direttore generale dei Monopoli di Stato, per chiedere informazioni in merito alle voci sul trasferimento a Cava de'Tirreni del comparto sigari della Manifattura di Mugnano, denunciando il pericolo di un ridimensionamento della struttura, con gravi ripercussioni sotto il profilo occupazionale.
Da oggi, intanto, a Cava la produzione non avverrà più nella storica Manifattura Tabacchi di Viale Crispi, dove però restano ancora delle giacenze di magazzino. Almeno per quest'anno i circa 110 dipendenti cavesi marcheranno il cartellino all'ex Agenzia, ma le preoccupazioni per il futuro restano. Il vice-presidente della Provincia di Lucca, Antonio Torre, ha chiesto che la Bat faccia chiarezza sulle sue intenzioni. All'orizzonte una cordata di imprenditori lucchesi o il gruppo genovese Eridania, che starebbero per rilevare la produzione dei sigari. In entrambi i casi, i sonni per la Manifattura cavese non sarebbero tranquilli.
Al momento, comunque, si tira un sospiro di sollievo, anche se si segue con attenzione l'evoluzione della situazione lucchese. In ogni caso la città tutta è pronta a scendere in campo, come già ha fatto in passato, ove si ventilasse nuovamente l'alea di chiusura della storica Manifattura.
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