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Cronaca

Maltempo, il Salernitano in ginocchio

Inserito da (admin), giovedì 11 settembre 2003 00:00:00

AGRO NOCERINO-SARNESE

Allagamenti e smottamenti la notte scorsa in diverse zone di Sarno. E torna l'incubo alluvione. Disagi soprattutto in località San Vito-Sant'Eramo, una delle zone colpite dalle frane del 5 maggio 1998, dove detriti e fango hanno invaso anche via Fiorentini. Uno smottamento ha interrotto la strada San Vito-Sant'Eramo, riaperta al traffico dopo alcune ore. La causa principale, secondo i tecnici della Protezione Civile, è da addebitare alla ditta che sta eseguendo i lavori di un collettore principale collegato a due vasche di raccolta, quella nuova di Sant'Eramo e quella vecchia di San Vito, che serve sia per il ruscellamento delle acque provenienti da località Tre Valloni, sia per far confluire, attraverso tre collettori secondari, le acque ruscellanti provenienti da Vallone San Marco. Tutto questo perché i lavori per il completamento del sistema idraulico procedono a rilento. Situazione critica anche nel resto dell'Agro nocerino-sarnese. Traffico in tilt e numerosi incidenti stradali. Ad avere la peggio Scafati, con la zona che va dall'ospedale "Scarlato" a via Passanti, via Sicignano e via Cavallaro, trasformata in un lago. Tratti in salvo tre anziani ed un disabile. Il torrente Solofrana, poi, è tracimato in più punti. Nella frazione Portaromana, inoltre, si è allagata l'industria conserviera "D'Acunzi", così come un vicino convento di suore. A Nocera Inferiore, invece, oltre che alla Starza, le acque del torrente Solofrana hanno tracimato alle spalle della caserma "Libroia", mentre l'alveo comune Cavaiola-Solofrana è esondato a Villonova, Merichi, San Mauro. Ad andare peggio, come al solito, San Marzano sul Sarno, dove, in via Gramsci, via Orta e via Berlinguer, l'alveo comune Cavaiola-Solofrana è tracimato, allagando una vasta area e procurando danni per milioni di euro.

SALERNO

120 interventi in meno di due giorni in provincia. E di questi, ben 35 soltanto al centro. Dall'altro ieri sera fino ad ieri pomeriggio, Vigili del Fuoco e "caschi bianchi" sono stati impegnati ad evitare smottamenti e frane, a soccorrere persone intrappolate in auto, a sbloccare strade allagate. La pioggia improvvisa e violenta che ha colpito Salerno l'altra sera, infatti, ha causato non pochi danni ad abitazioni private, attività commerciali e semplici passanti. Chi ha avuto la sfortuna di trovarsi per strada tra le 21 e le 22 di martedì scorso ha sperimentato di persona quanto l'acqua battente ha potuto su caditoie intasate da mesi, tombini saltati e sul manto viario spesso in pessimo stato. In una parola, sul sistema fognario cittadino, che necessita di interventi di ripristino e manutenzione sia ordinaria che straordinaria. Ma cosa è successo in concreto? La rete fognaria si è intasata per il sopraggiungere di una massa d'acqua non prevista e, poiché durante l'estate le caditoie si sono riempite di foglie secche, cartacce e detriti di altro genere, al primo temporale i tombini sono saltati. Con il conseguente allagamento e la chiusura al traffico di numerose strade, sia in centro che in periferia. L'area più penalizzata è stata la zona est, tra Torrione, Pastena e Mercatello fino alla litoranea (dall'altezza della Marzotto fino a Magazzeno). Tra le strade più colpite, via Robertelli, Abella Salernitana, Lucio Petrone, Florenzano, Roccococchia e Santa Margherita. Ugualmente colpita la parte alta della city: via Dei Greci e Matierno sono state letteralmente inondate di pioggia. Al centro, invece, la situazione è stata relativamente più tranquilla.

COSTIERA AMALFITANA

Smottamenti, frane ed allagamenti: è questo il bilancio del terribile nubifragio di martedì sera, che ha messo in ginocchio anche alcuni centri della Costiera Amalfitana. A pagare le conseguenze del maltempo sono stati, ancora una volta, automobilisti e carovane di vacanzieri, costretti a dover seguire percorsi alternativi per raggiungere da Sorrento le cittadine della Costiera. La circolazione stradale lungo l'asse viario che si congiunge alla Penisola Sorrentina è rimasta, infatti, bloccata fino alle 14 di ieri pomeriggio, a causa di una frana staccatasi dai costoni martoriati dagli incendi estivi. Il distacco di materiale lapideo si è registrato in località Tordigliano, quasi a metà strada tra Positano ed i Colli di Fontanelle. Qui, è venuta giù una frana di notevoli proporzioni, che ha completamente ostruito la Statale 163, lungo la quale è stato istituito il transito a sensi di marcia alternati. Ma solo per le autovetture provenienti da Positano e Sorrento. Stop, invece, ai pullman, sia turistici che di linea, la cui circolazione è ripresa soltanto nel primo pomeriggio. Il primo evento franoso, dopo la lunga sequela di fuoco e di fiamme tra i boschi della Costiera, si è verificato nel cuore della notte. Ad accorgersene alcuni passanti, che hanno dato subito l'allarme. La zona è stata immediatamente transennata dai Carabinieri e dai cantonieri dell'Anas, che hanno poi provveduto ad allertare i responsabili della Sita, il servizio di trasporto pubblico costretto a riorganizzare le corse da e per Sorrento. La situazione è ritornata alla normalità soltanto nel pomeriggio, quando la strada è stata completamente sgomberata dai massi che ne ostruivano il passaggio. Altra frana, anche se di piccole proporzioni, si è registrata a Capo d'Orso, ma senza creare disagi alla circolazione stradale. Ma la situazione di pericolo maggiore è tuttora presente a Tramonti, precisamente nella frazione di Pietre. L'impeto dell'acqua proveniente dalla gola del Ponte del Notaio ha finito per investire l'ampio ingresso dell'agriturismo "Costiera Amalfitana", causando danni per decine di migliaia di euro. L'enorme massa d'acqua non solo ha trasportato a valle blocchi di cemento, materiale di risulta, mobili e rifiuti di vario genere, tutti sversati abusivamente nel vallone Casa De Vivo, ma ha finito per smuovere gli argini dell'impluvio ora ostruito dal cospicuo quantitativo di fango e detriti. Per questo, il sindaco Armando Imperato ha chiesto l'intervento del Genio Civile.

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