Tu sei qui: CronacaLe ultime su Consorzio ed assicurazioni
Inserito da Lello Pisapia (admin), venerdì 24 gennaio 2003 00:00:00
Consorzio di Bonifica e compagnie assicurative: due querelle sempre "calde", che interessano tanti cittadini. L'interlocutore più adatto per gli ultimi aggiornamenti in materia non può che essere l'avv. Luciano D'Amato (nella foto), presidente della delegazione metelliana dell'Unione Nazionale Consumatori. Dunque, primo capitolo: Consorzio di Bonifica dell'Agro nocerino-sarnese. Sono stati sospesi i pagamenti delle bollette relative ai presunti pagamenti dovuti per il periodo tra il 1997 ed il 2001. La buona novella per tanti cittadini è ormai di pubblico dominio. Cerchiamo ora di capire, con l'ausilio dell'avv. D'Amato, quali potrebbero essere gli sviluppi dell'intricata vicenda. «Innanzitutto - esordisce il presidente dell'Unione Consumatori di Cava - mi preme sottolineare un aspetto importante: il nostro rapporto con il commissario del Consorzio di Bonifica, il dott. Leonardo Grimaldi, è sicuramente costruttivo, come ha testimoniato anche la recente conferenza di servizi svoltasi a Palazzo di Città. Siamo in sintonia sulle cose da fare, sia pur con le ovvie e legittime differenze di vedute in merito ad alcuni aspetti. Tutto ciò è di buon auspicio per la risoluzione della vicenda, a trattare la quale, tra l'altro, siamo stati ufficialmente delegati dalla Giunta e dal sindaco Messina. Ma andiamo nello specifico. Le cartelle relative al periodo 1997-2001 sono state inviate esclusivamente per evitare la prescrizione. Il pagamento, però, di tali contributi è stato sospeso, e con esso anche la riscossione coattiva, in attesa di avere indicazioni più precise e puntuali - sottolinea l'avv. D'Amato - da parte della Regione». Fin qui, nulla quaestio. Ma sono gli sviluppi futuri di questa telenovela ad interessare un po' tutti. Cosa è in programma per evitare il riproporsi di stucchevoli polemiche e giungere ad una definizione, finalmente chiara ed univoca, dei contribuenti tenuti al pagamento? «La prima, indifferibile necessità consiste nel procedere ad una "mappatura" delle zone urbanizzate e non, onde stabilire una volta per tutte da chi ed in quale misura sono dovuti i tributi. E' evidente, infatti, che deve essere sgravato dal pagamento chi risiede in una zona urbanizzata, laddove è praticamente inesistente, se non impossibile, qualsiasi attività del Consorzio. Un'operazione, questa, che non richiede neanche tempi eccessivi. Considerate le informazioni già esistenti, basterà al più un mese di rilevazioni per scoprire ed accertare quali siano le zone di terreno in cui ricadono i canali consortili, nelle quali il Consorzio può operare. E' naturale che dovrà pagare solo chi riceve un beneficio diretto o indiretto dall'attività del Consorzio. In seguito a questa "mappatura", spetterà, poi, a chi ha un possedimento nelle predette zone o ha un canale di scolo che confina con i canali consortili l'onere di dimostrare che il Consorzio non svolge alcuna attività nella sua proprietà. Infine, un'ultima, importante segnalazione. Stanno girando delle persone che si dicono incaricate di riscuotere i crediti del Consorzio di Bonifica. Nulla di più falso! Come ha confermato lo stesso commissario Grimaldi, non c'è nessuno abilitato a tale riscossione. L'unica modalità prevista per i pagamenti - rimarca l'avv. D'Amato - continua ad essere quella di recarsi personalmente presso l'Etr». Attenzione, dunque, a non cadere in queste trappole. Secondo capitolo, altrettanto "bollente": ricorso contro le compagnie assicurative. Ricapitoliamo brevemente la vicenda. Una sentenza della Cassazione ha condannato 17 compagnie assicurative (Allianz Subalpina, Assitalia, Axa, Azzurritalia, Fondiaria, Gan, Generali, Helvetia, Lloyd Adriatico, Milano, Ras, Reale Mutua, Sai, Toro, Unipol, Winthertur, Zurigo), responsabili di aver creato un "cartello" al fine di calmierare al rialzo i premi, a risarcire coloro che hanno pagato dal 1995 al 2000. Ottenere tali rimborsi, però, non sarà agevole ed automatico. Con due rischi, in più, dietro l'angolo: spese legali e sanatoria. Qual è la situazione reale? «In primo luogo - ci spiega l'avv. D'Amato - mi sento di condannare l'atteggiamento di alcuni colleghi avvocati, che fanno balenare le ipotesi di chissà quali rimborsi. Non è certo l'approccio più corretto alla problematica. Per quanto riguarda, poi, il rischio che ai ricorrenti, in caso di giudizio negativo, vengano addossate anche le spese legali, non comprendo il motivo di tanta preoccupazione. E' il normale rischio che rientra nell'alea di ogni giudizio. Piuttosto, è un altro il pericolo che intendo sottolineare: c'è area di sanatoria in materia. I poteri forti, del resto, hanno tuttora la forza di imporsi al potere legislativo. Sono pronto a scommettere che, entro la fine di quest'anno, sarà emanato un provvedimento legislativo che salverà le compagnie. Temo che, dietro la minaccia che aumentino i premi assicurativi e che tanti dipendenti perdano il posto di lavoro, ci sarà una sanatoria. Comunque, invito a rivolgersi con fiducia all'Unione Consumatori tutti coloro che sono interessati a questa ed a tante altre problematiche, ivi compreso l'azione legale di risarcimento per le bollette dell'acqua relative agli anni 1997 e 1998, per le quali - conclude l'avv. D'Amato - il termine ultimo per evitare la prescrizione quinquennale è fissato al 31 gennaio». Ricordiamo che l'ufficio operativo dell'Unione Nazionale Consumatori di Cava, sito in via Atenolfi, 44 (Casa Rossi, nella foto in basso), è aperto ogni martedì e giovedì, dalle ore 17 alle ore 19. Segnaliamo, infine, un'importante novità: a partire da marzo, sul nostro portale sarà attivata una "linea diretta" con il presidente D'Amato, che con cadenza quindicinale risponderà ai quesiti posti dagli utenti, fornirà utili suggerimenti ed affronterà importanti tematiche del settore. Il Portico® e l'Unione Nazionale Consumatori, dunque, insieme contro i soprusi ed a tutela dei diritti dei cittadini.
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