Tu sei qui: CronacaLa stazione bocciata anche dalla Polfer
Inserito da (admin), lunedì 6 febbraio 2006 00:00:00
Una vasta operazione di bonifica è stata operata dal Compartimento Polizia Ferroviaria Napoli, sottosezione di Salerno, nelle stazioni lungo le tratte Salerno-Nocera-Mercato S. Severino-Pontecagnano. «Un'azione mirata al controllo del territorio e dei convogli ferroviari, in particolare per la prevenzione e repressione di reati», afferma il commissario Bruno Porcelli. Il blitz, ancora una volta, ha portato alla ribalta il degrado della stazione di Cava de'Tirreni, dove sono state elevate numerose contravvenzioni al regolamento ferroviario. Una situazione denunciata da tempo e la cui gravità è emersa nel corso dell'operazione della Polfer.
L'ultimo grido d'allarme sulle gravi condizioni igienico-sanitarie e sulla mancanza di sicurezza era stato lanciato agli inizi di gennaio dal commissario straordinario, Antonio Repopucci. Colpito dalle cronache giornalistiche e dalle segnalazioni di privati e di associazioni varie, aveva inviato alle Ferrovie dello Stato una lettera-denuncia. «L'incuria ed il degrado sono continuamente segnalati, in particolare la mancanza regolare di pulizia degli ambienti, l'assenza di una pensilina a protezione dei viaggiatori che accedono al secondo binario, la mancata rimozione di barriere architettoniche. Urgono immediati e concreti interventi», scriveva. Il suo grido si univa al coro di lamentele che nel corso degli anni si sono susseguiti e che hanno trovato sempre scarsa attenzione. «Solo atti momentanei e superficiali, che mortificano ancora di più gli utenti e la città», così Aldo Scarlino, responsabile del Comitato Utenti.
Una battaglia che, purtroppo, resta inascoltata. «Eppure - aveva ricordato Reppucci - Cava de'Tirreni è la seconda città della provincia e vanta un passato storico e culturale notevole, oltre ad un patrimonio paesaggistico ed ambientale che ne fanno un punto di riferimento regionale e nazionale». La storia dell'abbandono e del degrado della stazione ferroviaria viene da lontano. In tutti questi anni i vari propositi e le battaglie intraprese per restituire alla città ed all'utenza dignità e decoro si sono arenati di fronte alla sordità dei responsabili delle Ferrovie dello Stato. Si iniziò negli anni '80, quando con l'entrata in funzione della galleria diretta Nocera-Salerno ci fu una progressiva sottrazione di corse. Oggi la stazione rappresenta un tetto per tanti barboni.
Le varie Amministrazioni comunali, con Abbro, Angrisani, Sammarco, Fiorillo e Messina, consiglieri provinciali come Senatore e De Rosa, l'Azienda di Soggiorno ed i vari comitati utenti sorti spontanei, ed ancora prima il senatore Riccardo Romano, hanno dovuto registrare solo provvedimenti momentanei, ma subito revocati. «Ricordo le proteste, quante incomprensioni. Eppure chiedevamo solo il rispetto dei nostri diritti», ricorda il prof. Adolfo Senatore dell'Università di Napoli. Una battaglia perduta prima di iniziarla. «Hanno realizzato un sottopasso, pericoloso nelle giornate di pioggia, che dà accesso al secondo binario. Non c'è una pensilina, un handicappato non ha alcuna possibilità di accedervi. Che vergogna!», protesta uno dei tanti utenti. Ora l'operazione della Polfer mette il suggello a tanto degrado.
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