Tu sei qui: CronacaLa guerra della targa finisce in tribunale
Inserito da (admin), mercoledì 21 gennaio 2004 00:00:00
Il sindaco Alfredo Messina ordina la rimozione "ad horas" di un paletto di ferro e di una targa in marmo recante la scritta "Proprietà Orlotti", apposti in assenza di autorizzazione comunale al centro della via Vicinale Valle (ex via Pisciricoli) della frazione Pregiato. Insorgono con le carte bollate i proprietari Mario, Iole, Clara, Maria ed Armando Orlotti, che contestano la legittimità del diktat del primo cittadino, e la singolare vicenda finisce davanti ai giudici amministrativi. Il ricorso al Tar è scaturito dall'ordinanza emessa dopo il sopralluogo dei Vigili. Al momento, infatti, gli interessati non hanno esibito alcuna autorizzazione comunale, anche se Commissione Edilizia e Commissione Integrata avevano espresso parere favorevole sul manufatto. L'ultimatum di Messina è scattato al fine di eliminare l'irregolarità e di ripristinare l'originario stato dei luoghi. Difesa dagli avvocati Lorenzo Lentini e Fortunato Cacciatore, la famiglia Orlotti, proprietaria di un immobile ad uso abitativo, al quale si accede partendo dalla via pubblica (via Casaburi), ha fatto presente che il viale è di natura eslusivamente privata e che non esistono diritti, anche di semplice uso pubblico, in favore di terzi. Lo ha accertato nell'89 la Pretura di Cava, con una sentenza confermata nel '93 dal Tribunale di Salerno. Rinunziando alla domanda sospensiva, presentata con il ricorso, i ricorrenti hanno chiesto al Tar l'abbinamento al merito.
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