Il Portico Costiera Amalfitana

«È diventata una situazione insostenibile»», denunciano i residenti di via Carlo Santoro. La sosta selvaggia delle auto li costringe ad essere prigionieri nelle proprie case, impossibilitati a entrare o uscire dai loro garage o posti auto condominiali senza dover intraprendere una ricerca del proprietario dell'auto che immancabilmente blocca il passaggio, con il rischio che le attese e gli animi surriscaldati facciano trascendere in rissa l'inevitabile protesta all'autista indisciplinato. Sotto accusa non solo i Vigili Urbani, che secondo i residenti lasciano la zona troppo spesso incontrollata, ma anche l'Amministrazione comunale per la mancanza di marciapiedi, soprattutto in corrispondenza degli incroci. Con problemi di sicurezza per i pedoni che devono non solo stare attenti alle macchine, dovendo camminare praticamente in mezzo alla strada, ma anche far fronte ad una fiumana che scende dalle zone alte nelle giornate di pioggia. L'area incriminata è quella adiacente l'accesso ai due plessi scolastici ed all'annessa palestra. «Oltre agli orari critici in concomitanza con l'ingresso e l'uscita dalle scuole - dice Rosa D'Amico, residente - è diventato impossibile anche arrivare liberamente sotto casa quando la palestra è utilizzata negli orari pomeridiani e serali. Non solo le macchine ci bloccano gli accessi, ma si mettono in doppia fila, occupando anche l'incrocio con via Ragone e creando problemi a noi residenti ed alla sicurezza della circolazione». «È certamente un disagio - aggiunge Di Bella - che per diversi giorni della settimana, a volte anche di domenica, dobbiamo subire, spesso fino a tarda sera, fino a quando finiscono gli allenamenti o le partite nella palestra. Solo allora ci liberiamo e possiamo accedere tranquillamente alle nostre abitazioni». A risolvere il problema potrebbe essere l'utilizzo del parcheggio della palestra, che però è aperto solo di mattina, durante l'orario scolastico. «Se l'area rimanesse sempre aperta - afferma Trezza - sarebbe una buona valvola di sfogo per quelli che frequentano la palestra ed anche per i residenti, che la potrebbero utilizzare, anche pagando qualcosa».