Tu sei qui: CronacaIl saggio di Foscari sulla Pace
Inserito da La Redazione (admin), martedì 15 aprile 2003 00:00:00
Continuano ad arrivare i vostri contributi per la sezione "Pace", che tanto successo e gradimento sta riscuotendo. Certo, la guerra è finita, ma non per questo viene meno il nostro impegno per la Pace e per la promozione di una cultura in tal senso. Ce lo impone la nostra coscienza, lo richiedono i vostri messaggi e le vostre parole. Tanti, ricordavamo in precedenza, i contributi che ci avete inviato, rispondendo prontamente al nostro appello. Impossibile citarli tutti. Rimandandovi per una panoramica completa alla sezione "Pace", ci limitiamo a ricordarne uno che, tra i tanti, ci ha particolarmente colpito: una foto inviataci dalla scuola elementare "Di Mauro" di Sant'Arcangelo, popolosa frazione di Cava. Tanti bambini, in compagnia dei loro docenti, con alle spalle una bandiera della Pace. Significativo il messaggio. Fondamentale che una cultura ed una mentalità in tal senso attecchiscano già in tenera età, in modo da poter essere "saggiamente" coltivate anche in futuro.
Abbiamo deciso, poi, di dare spazio - lo meritava senz'altro - ad un prezioso contributo del prof. Giuseppe Foscari, ricercatore di "Storia moderna" e titolare della cattedra di "Storia dell'Europa" presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Salerno, che ci ha inviato un suo lavoro sul pacifismo tra il XV ed il XXI secolo. Un saggio, intitolato "La pace: una voce che viene dal passato", che sarà pubblicato nella Rivista di Scienze Politiche dell'Ateneo di Fisciano. Un testo quanto mai interessante, dalla lettura piacevole, nonostante l'importanza dell'argomento. Foscari, attento studioso, validissimo esponente della passata Amministrazione Fiorillo, ancora una volta mostra in questo lavoro le sue qualità nell'analizzare aspetti e problematiche dal profondo significato. Una cavalcata tra personaggi ed epoche storiche, nella convinzione che «il tempo storico della pace è stato non pari, ma superiore al tempo storico della guerra...solo che la guerra fa più notizia della pace, per le sue inevitabili implicazioni, perché è devastante per le famiglie, perché richiede un dispendio di energie, efficientismo militare e raffinate strategie, comporta stravolgimenti economici, specifiche manovre finanziarie, ed è accompagnata da un alone "fascinoso" fatto di eroismi, di morti osannate e di onore, dignità, di cui una certa letteratura d'avventura e bellicista si nutre».
Ci fermiamo qua. Non vi sveliamo altro per non rovinarvi il piacere di tale lettura, che potrete gustare a fondo sul nostro portale. Nel rimandarvi per una panoramica completa alla sezione Pace, vi invitiamo ad inviarci altri contributi in tal senso, come già state facendo in modo copioso. "Fermiamo le guerre, lasciamo battere i cuori...": sarà sempre il nostro e, ci auguriamo, il vostro dovere morale!
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