Tu sei qui: CronacaIl ritrovamento minuto per minuto
Inserito da (admin), lunedì 3 settembre 2012 00:00:00
Dopo 7 giorni di vane ricerche da parte delle Forze dell’Ordine (Arma dei Carabinieri, Polizia Locale e Protezione Civile), che si sono avvalse anche di unità cinofile dei Caschi Rossi di Benevento, i familiari dell’86enne “Iacullo”, all’anagrafe Giacomo Sorrentino, hanno potuto riabbracciare il loro caro.
Alle ore 8.30 dello scorso venerdì 31 agosto Alfonso Luciano, abbandonate le ricerche nella vasta area di Pietra Piana, sita a valle di Monte Finestra o Pertuso (mt. 1.139 slm), nel percorrere il sentiero che dal Contrapone della Frazione di Passiano di Cava de’Tirreni conduce a Monte Sant’Angelo (mt. 1.130 slm), giunto a ridosso de’ “’u piesc ‘du demanio” (il masso del demanio), ben visibile dalla “valle metelliana” perché privo di qualsivoglia vegetazione, a circa 1.500 metri dall’abitazione del disperso Giacomino, ha udito dei lamenti provenire da un vicino sentiero.
Senza indugio, ritenendo d’essere poco distante da Iacullo, nel proseguire verso la direzione dei gemiti, servendosi di una ricetrasmittente, allertava altro volontario alle ricerche: Antonio Senatore, detto “il guardiano”, il quale era intento a ricognire un altro versante della montagna. Lo stesso Senatore, appresa la notizia, nel dare l’allerta alla Sezione della Protezione Civile del Corpo di Polizia Locale di Cava de’Tirreni, alla Centrale Operativa dei Vigili del Fuoco di Salerno ed al centralino della Tenenza dell’Arma dei Carabinieri di Cava de’Tirreni, inviava nella località indicata dall’Alfonso Luciano il proprio fratello Antonio ed il figlio di questi, Armando, anche loro impegnati, come i volontari Vincenzo Pisapia e Vincenzo Bisogno, sin dalle prime ore di sabato 25 agosto nelle ricerche di Giacomo Sorrentino.
Alle falde del masso del demanio di Monte Sant’Angelo gli instancabili soccorritori trovavano, rannicchiato a terra, Giacomino Sorrentino, il quale, alle prime domande dei quattro volontari, riferiva d’essere sopravvissuto grazie al rifornimento d’acqua che aveva fatto nei pressi della “fonte della sgarrupa”. Stante le precarie condizioni fisiche di Giacomo Sorrentino, aggravate anche dalla disidratazione, i soccorritori hanno dovuto attendere l’arrivo di una barella e dell’Assistente Capo Matteo Senatore, coordinatore della Protezione Civile, e del volontario Felice Sorrentino. Il personale medico e paramedico del 118, constatate le condizioni dell’anziano Giacomino, hanno provveduto a trasportarlo presso l’Ospedale Santa Maria Incoronata dell’Olmo, ove c’è stato bisogno, tra l’altro, anche di disinfettare le plurime abrasioni sparse sull’esile corpo.
Alle ricerche hanno partecipato anche i radioamatori Vittorio Milone, Antonio Sirica e Giorgio Monetta. Possiamo affermare che la tenacia dei volontari ha vinto, poiché le ricerche di Giacomino Sorrentino, stante le infruttuose perlustrazioni ambientali, esperite per ben sette giorni, erano state sospese nella giornata precedente il ritrovamento. Tutto è bene quel che finisce bene, con la precisazione che ancora una volta il volontariato è sostanziale in circostanze come quella che, per otto giorni, ha visto impegnate non poche risorse umane delle diverse Forze di Polizia.
Livio Trapanese
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