Tu sei qui: CronacaIl Bambinello in "libertà condizionata"
Inserito da La Redazione (admin), venerdì 18 febbraio 2011 00:00:00
Il Bambinello è tornato al Santuario di San Francesco e Sant’Antonio, ma la sua è una “libertà condizionata”. Dopo la sentenza di dissequestro pronunciata alcuni giorni fa dal Tribunale del Riesame di Salerno, non è stata ancora esposta alla comunità la statuetta che, acquistata in Terra Santa da fra' Gigino, avrebbe versato lacrime di sangue una volta portata in Convento.
Gesù Redentorio, nell’attesa della definizione del procedimento giudiziario (ricordiamo che è in corso un’inchiesta contro ignoti per abuso di credulità popolare), verrà custodito nella cassaforte del Santuario, al riparo dagli assalti dei fedeli. La cripta, luogo deputato da Padre Luigi Petrone, priore del Convento, ad ospitare la statua di legno, per ora continuerà a contenere solamente il quadro dipinto dall’artista russo Andrej Dubninin.
Silenzio, riservatezza e soprattutto preghiera, nel frattempo, sono le richieste mosse dall’Arcivescovo Orazio Soricelli, che, nell’attesa di riscontri certi e definitivi da parte della magistratura, sta lavorando alla costituzione di una commissione di teologi, medici, studiosi e giuristi per la disamina dei singoli momenti della presunta lacrimazione del Bambinello. Lacrimazione che sarebbe avvenuta nelle stanze del Santuario il 22 ed il 23 ottobre scorso.
Intanto, il ritorno in città della statua è stato accolto con viva soddisfazione dagli assessori Luigi Napoli e Carmine Adinolfi, tra i primi ad assistere al supposto “miracolo”. Indiscrezioni parlano di un possibile nuovo piano viabilità, volto a contenere i numerosi pullman che di qui a poco sono attesi al Santuario. Tempo addietro alcuni consiglieri della maggioranza avanzarono l’idea di adibire allo scopo l’area mercatale, mentre è di ieri la notizia che vedrebbe l’assessore Alfonso Laudato maggiormente orientato verso il parcheggio di via Gramsci, con l’istituzione di navette verso il Convento.
Dal canto suo Padre Luigi sta già lavorando ad altre iniziative. Per il 15 marzo, in occasione del secondo anniversario della riapertura del Santuario, è atteso a Cava Padre Josè Rodriguez Carballo, ministro generale dell’Ordine dei Francescani. L’altro impegno è, invece, rappresentato dall’organizzazione della prossima Festa di Sant’Antonio.
Ma la vera novità potrebbe essere rappresentata dai festeggiamenti per il recupero della Chiesa dell’ospedale “S. Maria dell’Olmo”, di cui lo stesso fra' Gigino è cappellano. Allo scopo il priore starebbe già lavorando per il reperimento di fondi per la realizzazione di un progetto ad hoc.
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