Tu sei qui: CronacaGarage in via Sala, scoppia lo scandalo
Inserito da (admin), giovedì 15 maggio 2003 00:00:00
Correzioni anomale. Progetti ritoccati dopo la regolare approvazione, con tanto d'incremento nella volumetria dei solai. É questa l'ipotesi che circola dopo il sequestro e la denuncia per abusi edilizi del cantiere in via Sala, dove sono in corso di realizzazione 9 box garage per parcheggi privati. E così, l'ennesimo caso di abusivismo si allarga a macchia d'olio, rischiando di coinvolgere persino funzionari comunali. E' lo stesso sindaco Alfredo Messina a confermare la presenza di correzioni anomale, non siglate, né tanto meno vidimate dall'Ufficio Tecnico. «Le relazioni interne, consegnatemi dal dirigente del Settore Urbanistica e dal Comando di Polizia Municipale, mi hanno informato - spiega il primo cittadino - della presenza di correzioni anomale. Abbiamo inviato tutta la documentazione alla Procura. Sarà aperta, quindi, un'istruttoria, per verificare se e chi ha commesso questo errore e, soprattutto, se sussiste una responsabilità o, peggio, un illecito». Il sindaco Messina, comunque, non lancia subito accuse senza prove certe: «Non è una caccia alle streghe. In un Ente comunale dove si lavora a tanti progetti, può capitare che qualche dipendente possa incappare in un banale errore». La relazione cui fa riferimento Alfredo Messina sarebbe stata stilata e firmata dal dirigente del Settore Urbanistica e dal Comando di Polizia Municipale dopo un primo sopralluogo, sollecitato da una denuncia di due condomini di via Sala, per presunti abusi edilizi nel cantiere poi sequestrato. Dall'esame delle tavole progettuali, di cui tre depositate presso gli uffici comunali ed altre due rispettivamente al Comando di Polizia Municipale ed alla Soprintendenza per i Beni Paesaggistici di Salerno, sarebbero risultate delle difformità. Secondo il resoconto inviato al primo cittadino, nelle tavole progettuali custodite negli uffici comunali sarebbero state scoperte delle correzioni a penna, apportate dopo l'approvazione. Ma non basta. Sulle altre due copie, quelle depositate alla Soprintendenza ed al Comando di Polizia Municipale, non ci sarebbero variazioni. A rendere pubblica la vicenda, un'interrogazione del consigliere comunale Francesco Musumeci (Ds), presentata nel corso dell'ultimo Consiglio comunale, tenutosi martedì sera. «Mi avevano riferito della presenza di dati difformi tra le schede custodite negli uffici comunali - chiarisce lo stesso Musumeci - e le copie in dotazione alla Soprintendenza ed alla Polizia Municipale. Ho ritenuto giusto chiedere spiegazioni al sindaco, rilevando l'eccezionalità ed al tempo stesso la gravità di quest'episodio. Non ho avuto chiarimenti, o meglio, il sindaco si è ripromesso di leggere le relazioni preparate dai dirigenti del Settore e di fare i dovuti accertamenti». É di ieri mattina la risposta di Alfredo Messina, che ha confermato la presentazione di una denuncia alla Procura della Repubblica. «Non è stato svelato dall'opposizione - precisa il sindaco - alcun caso insabbiato. Anzi, appena arrivata la documentazione, ho dato subito esecuzione per vie penali alla vicenda. Non ci sono responsabilità politiche e mi preme sottolineare che siamo di fronte ad una forma di "controllo interno". Sono stati gli stessi dirigenti e funzionari a rivelare l'anomalia». Ora sarà la magistratura a decidere se, come e quando le modifiche sul progetto potranno diventare oggetto di un'indagine giudiziaria.
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