Tu sei qui: CronacaFrana a Sant'Anna, tragedia sfiorata
Inserito da Il Salernitano (admin), giovedì 11 settembre 2003 00:00:00
Una violenta frana si è abbattuta martedì sera sulla frazione Sant'Anna, precisamente al civico 27 di via San Felice. Sono bastati circa 20 minuti di un temporale apocalittico abbattutosi sulla Valle per mandare in tilt la città, provocando allagamenti e cedimenti di arterie. A Sant'Anna, la zona più colpita, sono giunti a valle cumuli di terra, detriti e fango che da tempo erano all'interno del vallone. Tanta paura e rabbia tra i residenti nella frazione metelliana, perché il pericolo idrogeologico era da tempo annunciato. A nulla sono valse le chiamate al Consorzio di Bonifica ed ai Carabinieri per denunciare la situazione di pericolosità del vallone Monte Caruso. Ingenti i danni, per quantificare i quali si aspetta una stima da parte dei tecnici comunali. «Non è possibile - dice Domenico Mastellone, fortemente provato dalla frana, che ha distrutto il suo garage - che nessuno ci dia ascolto. Proprio lunedì ho avvisato il Consorzio ed ho denunciato ai Carabinieri, che comunque non si sono fatti vedere, lo sversamento di materiale edile nel vallone. È normale che tutto il materiale ha creato un tappo, sostenuto anche dai detriti provenienti dai terreni alti, che non consentiva il deflusso delle acque. Un impedimento poi crollato con questo grande temporale». Questa l'amara disamina di un residente in via San Felice, che, una volta accaduto il fattaccio, ha messo subito in salvo i familiari. Ecco la cronaca. Sono da poco passate le 20 di martedì, quando un violento temporale si abbatte sulla Valle. Circa 20 minuti dopo, si scatena il putiferio a Sant'Anna. Il vallone manda giù cumuli di detriti e fango. Subito vengono allertati i Vigili, la Polizia ed il responsabile della Protezione Civile, l'ispettore Lamberti, che dopo poco giungono sul posto. Immediatamente si porta in loco una pala meccanica, per asportare i detriti dalla sede stradale e per permettere almeno il passaggio dei veicoli bloccati al Ristorante Monte Caruso. I mezzi, però, tardano ad arrivare e la gente rimane bloccata. Solo alcuni, con gli stivali ai piedi, affrontano il mare di fango per andare dall'altra parte. Intanto, gli uomini della frazione si danno un gran da fare. Domenico Mastellone, armato di zappa, procede alla rottura di un muretto, per consentire solo all'acqua di defluire nel vallone. Altri, invece, con mezzi propri ammucchiano i detriti in una zona. L'ispettore Lamberti ed i suoi uomini fanno dei sopralluoghi per verificare le condizioni del vallone e dell'abitazione. Si scopre che effettivamente il vallone è pieno di terra e detriti, che sicuramente sarebbero scesi a valle se spinti da un'altra precipitazione. La pala meccanica, arrivata dopo poco, lavora ininterrottamente e, dopo aver liberato in parte la sede stradale, crea degli argini per evitare la discesa di altro materiale. Viene divelto, infine, un cancello per verificare la situazione del garage di Mastellone. Auto sommerse, arnesi che viaggiano per conto loro, frigoriferi e bottiglie in balia dei detriti. Inutili le sollecitazioni ai Vigili del Fuoco per sgomberare il garage dall'acqua. Ieri, poi, altra giornata di intenso lavoro per gli operatori, sotto gli occhi del sindaco Alfredo Messina, che ha voluto verificare di persona la situazione creatasi a seguito della frana. La Protezione Civile ha liberato dalle acque il garage grazie alla sua pompa sommersa. La pala meccanica ha proceduto alla pulizia della strada. Nel pomeriggio, poi, è stata fatta la stima dei danni da parte dell'ingegnere Luca Caselli. Danni che ammontano a circa 80mila euro. Insomma, una frana causata dalla scelleratezza umana, che purtroppo non ha mai fine. Una brutta gatta da pelare, sia per le istituzioni non intervenute, sia per i responsabili dello sversamento abusivo, che ora dovranno rispondere di disastro idrogeologico. Fortunatamente, almeno per stavolta, non c'è scappato nessun morto. Rimasto ferito di striscio solo un operaio comunale, poi curatosi presso il locale presidio ospedaliero. Problemi e disagi si sono registrati non solo a Sant'Anna, ma anche in altre zone della Valle. Per il cedimento delle fognature in via Rosario Senatore, sono stati cambiati i sensi di marcia delle strade parallele e perpendicolari. Vari allagamenti ed intasamenti della rete fognaria hanno completato il triste quadro. Le istituzioni, per l'ennesima volta, sono chiamate ad intervenire.
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