Tu sei qui: CronacaFlop della prima apertura domenicale
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 2 aprile 2003 00:00:00
È stata la prima domenica di confronto tra quelle indicate dal Comune nel nuovo regolamento di apertura degli esercizi commerciali e non volute dalle associazioni di categoria. Quasi tutti chiusi i negozi domenica mattina. Solo una decina quelli aperti lungo il Corso, oltre al Centro Commerciale Cavese. Qualcuno in più nel pomeriggio, soprattutto al Borgo Scacciaventi. «I commercianti stanno con noi», affermano Confesercenti ed Ascom. «Un'occasione persa», ribatte l'Amministrazione. «La nostra - chiarisce Luigi Trotta, presidente Ascom - non è una sfida nei confronti di nessuno. Sappiamo benissimo che la Legge Bersani dà facoltà ad ogni commerciante di programmare autonomamente le proprie aperture, ma bisogna assolutamente evitare confusione e disorientamento nella clientela. Per questo abbiamo scelto, in base alla nostra esperienza, di programmare lo shopping domenicale a maggio ed ottobre». L'altro ieri, importante incontro con l'assessore al Commercio, Fabio Siani, per concordare gli eventi da realizzare nei due mesi proposti dalle associazioni. Mostre di artigianato, gastronomia, arte e cultura: in questa direzione il carnet proposto dall'assessore. Al centro del problema, però, la ricerca di un reale progetto per trasformare le enunciazioni di principio, che vogliono Cava come una città turistica e commerciale, in fatti concreti. «È stato un chiaro segnale - avverte Aldo Trezza, presidente Confesercenti - che il Comune farà bene a tenere in considerazione. Finalmente, se ce n'era bisogno, si è usciti fuori da possibili equivoci. I commercianti li rappresentano le associazioni di categoria, che hanno il polso della situazione e sono in grado di individuare le strategie di vendita più opportune. La Legge Bersani è sbilanciata verso la grande distribuzione, che è in grado di organizzarsi anche per l'apertura 24 ore su 24. Noi, invece, abbiamo un commercio tradizionale e di vicinato, fatto di micro e piccola imprenditoria, che deve essere salvaguardato. Vogliamo sapere se questo è l'indirizzo anche dell'Amministrazione. In questo caso, chiediamo quale sia il progetto per fare di questo tipo di commercio una risorsa anche in termini di rilancio, o piuttosto, di lancio turistico della città». Insomma, le associazioni di categoria bocciano il nuovo regolamento commerciale. Le date di apertura non andavano indicate, ma sarebbero state esse stesse a segnalare ai propri iscritti le domeniche più opportune in tal senso. «Noi siamo stati aperti - ribatte Antonio Bevilacqua, presidente del Centro Commerciale Cavese - come da tradizione. Abbiamo sempre sostenuto che bisogna lavorare in sinergia con il centro di Cava, tenendo ben presente, però, le esigenze dei consumatori, che non devono essere disorientati da aperture a singhiozzo». Il patron del Centro Commerciale è convinto che la strada del rilancio passi per le aperture domenicali, accompagnate da manifestazioni. E lancia un nuovo appello ai colleghi: «Chi viene a Cava deve sapere che troverà negozi sempre aperti e continue iniziative. Sforziamoci per un giusto confronto».
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