Tu sei qui: CronacaFitti in nero, nei guai un insegnante
Inserito da (admin), mercoledì 21 novembre 2007 00:00:00
Un'operazione della Guardia di Finanza e della Polizia Locale ha portato alla luce un giro di lavoro nero ai danni di cittadini rumeni, speculazione abitativa, evasione fiscale ed abusivismo edilizio, che coinvolge un insospettabile professore cavese e la sua famiglia. Da giorni gli uomini delle Fiamme Gialle stavano seguendo i movimenti di immigrati con residenza alla frazione San Pietro. Un viavai sospetto, spesso in bus, dalla frazione al centro e ritorno. Probabilmente, anche in seguito a qualche soffiata arrivata alla Tenenza di via Generale Luigi Parisi, si è risaliti prima agli affari immobiliari di alcune proprietà che farebbero capo a componenti della stessa famiglia, sulla quale viene mantenuta la massima riservatezza, anche perché le indagini sono ancora in corso, e successivamente anche al presunto sfruttamento di 4 cittadini rumeni trovati sul posto.
Lunedì mattina, i finanzieri diretti dal comandante Donato Affinito della Tenenza di Cava de'Tirreni si sono presentati nella proprietà del docente di Educazione fisica in pensione, e con un passato da sindacalista nel mondo della scuola, ed hanno constatato la presenza dei rumeni, tutti con regolare permesso di soggiorno, che dai primi accertamenti risulterebbero alle sue dipendenze. A lui farebbe capo anche la gestione dell'"agenzia immobiliare" familiare, che aveva trovato nel facile mercato dell'immigrazione una buona occasione di guadagni facili e cospicui, sfruttando il malcapitato di turno, oppure la sempre crescente richiesta di un posto dove vivere di emigranti provenienti, in particolare, dall'Est europeo.
La Guardia di Finanza contesterebbe, per il momento, al professore di San Pietro, oltre al lavoro in nero, anche il reato di evasione fiscale per la locazione irregolare dei locali di 3 casolari: dagli accertamenti la pigione mensile va da 300 euro in su a persona, naturalmente elargita in nero, l'unico requisito necessario la possibilità di pagare. L'informativa, inviata alla Procura della Repubblica di Salerno, farebbe riferimento anche alla posizione da accertare dei 4 rumeni, che avrebbero dichiarato di lavorare per il professore.
Una sorta di albergo clandestino per extracomunitari, sul quale, oltre alla Guardia di Finanza, sta facendo accertamenti anche la Sezione Antiabusivismo della Polizia Locale. Le proprietà immobiliari nella disponibilità del professore e di altri componenti della stessa famiglia, infatti, sarebbero state oggetto di lavori di ristrutturazione per fare in modo che ci fosse la migliore ottimizzazione degli spazi da fittare, adeguandoli alle necessità di inquilini con poche pretese. Il fatto, pare, sia stato segnalato da residenti di San Pietro, ai quali non era sfuggito che, da qualche tempo, nella tranquilla comunità ai piedi di Monte Castello, ci fosse un aumento di presenze di extracomunitari, sia di colore che dell'Est europeo.
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