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Cronaca

Farmaci rubati, Errico Bisogno agli arresti domiciliari

Inserito da Il Mattino (admin), giovedì 23 maggio 2002 00:00:00

Il suo borsone, quella inseparabile sacca di cuoio scuro con cui presentava i campioni di medicinali, lo ha tradito: Errico Bisogno (nella foto), rappresentante farmaceutico, è coinvolto nella maxi truffa di farmaci rubati e rivenduti, sgominata grazie alla lunga inchiesta della Procura di Napoli. Stando alle indagini, il 47enne cavese avrebbe svolto il ruolo del «faccendiere», specializzandosi a piazzare alla farmacie i medicinali trafugati dai pregiudicati in depositi di mezza Italia. Un mercato parallelo che avrebbe fatturato un giro milionario, consentendo a farmacisti conniventi di acquisire la merce sotto costo, evadendo, poi, il fisco con l'emissione di fatture gonfiate. Martedì gli arresti: la bufera giudiziaria ha investito farmacisti, grossisti e rappresentanti farmaceutici. Antonio Clemente, pm della Procura di Napoli, ha chiesto ed ottenuto 16 ordinanze di custodia cautelare, di cui tre in carcere. L'inchiesta, portata avanti dai Nas (Nucleo antisofisticazioni, guidati dal colonello Borrelli) delinea una piramide: alla base i pregiudicati, specializzati nell'approvvigionamento della merce attraverso furti e rapine commesse direttamente o con l'aiuto di ricettatori; in vetta i farmacisti, pronti a rivendere la merce; nel mezzo i piazzisti, tra cui un grossista di Frattamaggiore, alcuni faccendieri ed un rappresentante di farmaci. Nella lista consegnata dai Carabinieri salta fuori anche il nome di Errico Bisogno: per lui il giudice ha disposto gli arresti domiciliari, in attesa di essere ascoltato, come il resto degli indagati. Oggi, però, il telefono della sua abitazione è muto. Errico Bisogno è costretto tra le mura di casa, accusato di truffa ed utilizzo della professione per piazzare farmaci rubati. A suo carico ci sarebbero anche intercettazioni telefoniche: tabulati acquisiti dagli investigatori. Bisogno non riceve e non parla, ma dal terzo piano del palazzo Vittorio Emanuele alcune voci riferiscono: «Truffa? Non ne sappiano nulla». Le informazioni sono scarne: «È una persona riservata, si vede di rado. È molto impegnato con il suo lavoro». Bisogno è a stretto contatto con il mondo della sanità: rappresentante di farmaci da anni, ha un fratello infermiere ospedaliero. Eppure Bisogno è noto anche per le sue uscite in pubblico: durante le scorse elezioni comunali era candidato nella lista "Patto per Cava", risultando tra i non eletti. Ora il suo nome è finito nel libro nero dei «farmaci d'oro». Poco più di un anno fa Cava rimase coinvolta nella lunga indagine sul riciclaggio di farmaci. Era il 6 marzo del 2001: il deposito di farmaci e prodotti paramedicali "Parafarma", nella zona industriale, fu saccheggiato dai ladri. Nella notte furono trafugati circa 120 milioni di medicinali. Dopo appena una settimana, le stesse confezioni furono rinvenute tra gli scaffali di una farmacia dell'entroterra napoletano. Bastarono poche verifiche ai Carabinieri per accertare che la provincia ed il circondario di Napoli erano utilizzate come base di smercio per farmaci e medicinali rubati.

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