Tu sei qui: CronacaDue pesi, due misure
Inserito da (Redazione), martedì 21 maggio 2019 10:42:33
di Patrizia Reso
Ha fatto molto scalpore la vicenda della professoressa Dell'Aria di Palermo che è stata accusata di non aver svolto bene il suo lavoro di insegnante, perché "non ha vigilato" sul lavoro dei ragazzi (insegna da una vita e solo ora se ne accorgono!), lasciando che i suoi alunni proiettassero un powerpoint in cui un paio di slide mettono a confronto il presente col passato, basandosi su ritagli di giornali o brani o leggi che gli alunni hanno selezionato per una ricerca sulla Memoria. La professoressa è stata sospesa dal Provveditore agli Studi, dottor Anello, in seguito alla denuncia di un attivista sovranista di Monza, Claudio Perconte, pubblicata su un social, che con ogni probabilità è venuto a conoscenza del pps tramite un amico siciliano (una solerte delazione?), altrimenti non si spiega.
Negli stessi giorni è avvenuto un altro episodio che, però, è passato inosservato. Questa volta ci troviamo a Trieste, quindi al lato opposto dello Stivale. Sala Tergeste del Municipio, si sta svolgendo un incontro elettorale del candidato triestino alle Europee di Casapound. Prima di iniziare gli attivisti sistemano la sala, dopo aver espresso alcune considerazioni, tipo "Bruciamola. Buttiamola in un scovazon": spostano la bandiera europea dietro a quella italiana, coprendo completamente la foto istituzionale del Presidente Mattarella, in più il tavolo viene ornato con una bandiera europea che porta una croce rossa, che di fatto barra il fondo blu con il cerchio di stelle.
Il tutto è avvenuto nell'indifferenza generale, compresa quella degli impiegati preposti all'accoglienza, in casi del genere. Uno sfregio all'Italia e all'Europa! Uno sgarbo istituzionale che ha precedenti solo nella Lega, quando incitava gli Italiani a bruciare il tricolore che non li rappresentava! Ne sono venuta a conoscenza grazie all'articolo scritto da Fabio Dorigo e pubblicato ieri da Il Piccolo di Trieste.
Il Capo della Polizia, dottor Gabrielli, ha affermato che nella realtà è capo della Polizia di Stato e non del Viminale, in seguito alle numerose polemiche dei sequestri di striscioni che sono stati eseguiti. Ci voglio credere.
Le ingiurie e le abiure come regola vanno sempre perseguite. Giustamente però, bisogna riconoscere la coerenza: non sono mai state mai perseguite in passato, dall'esaltazione "folcloristica" del fascismo alle offese e sconfessioni della Lega degli anni precedenti.
*presidente ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) sezione di Cava de' Tirreni
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