Tu sei qui: CronacaDi Mauro, finalmente il vertice a Roma
Inserito da (admin), lunedì 23 gennaio 2006 00:00:00
A dare la buona notizia è stato il senatore Vincenzo Demasi, che ha comunicato al prefetto di Salerno, Claudio Meoli, ed al commissario straordinario, Antonio Reppucci, la data dell'incontro presso il Ministero delle Attività Produttive tra tutte le parti interessate alla crisi delle "Arti Grafiche Di Mauro". Il vertice si terrà il 24 gennaio, alle ore 10.30. Dopo i ringraziamenti al sottosegretario Pasquale Viespoli, al quale, fin dal mese di giugno scorso, aveva sollecitato l'interessamento del Ministero per trovare una soluzione, Demasi si rivolge anche al commissario Reppucci, plaudendo l'impegno con cui segue i problemi dei lavoratori della "Di Mauro" in cassa integrazione. Tutto è successo negli ultimi giorni. Martedì scorso lo sfogo dei cassintegrati attraverso un manifesto affisso sui muri della città, con il quale denunciavano l'abbandono e le preoccupazioni per il sostentamento delle proprie famiglie. «A fine maggio scadrà la cassa integrazione e dopo circa un anno non sappiamo che fine dobbiamo fare», dicono i dipendenti. L'indomani il commissario Reppucci convoca nel pomeriggio una delegazione di lavoratori e l'ex amministratore delegato, Alfonso Romaldo. Al termine parte una richiesta ufficiale del commissario al Comitato per l'Occupazione della Presidenza del Consiglio ed ai Ministeri del Lavoro e delle Attività Produttive di attivazione di un incontro nel più breve tempo possibile. Giovedì il senatore Demasi si rivolge direttamente ai vertici dello Stato (Berlusconi, Letta, Maroni, Scajola, al sottosegretario Viespoli ed al prefetto di Salerno Meoli) per sollecitare il vertice, «poiché a tutt'oggi non sono a conoscenza di incontri tra le parti interessate». La risposta non si fa attendere: nel giro di poche ore è lo stesso Demasi che invita il commissario Reppucci a prendere i contatti con tutte le parti che dovranno sedersi intorno al tavolo ministeriale. Sono 93 i dipendenti superstiti delle "Arti Grafiche". A molti mancano pochi anni alla pensione e solo per poco più di una trentina si pone il problema della ricollocazione. «Chiediamo che sia garantito - affermano i dipendenti - l'accompagnamento alla pensione con la cassa integrazione e la mobilità. Per gli altri la stessa famiglia Di Mauro possiede altre fabbriche dove poterli collocare». Il prossimo 3 febbraio, intanto, scadranno i termini del bando di gara per la cessione dei beni aziendali. Con l'apertura delle buste si potrà conoscere anche il definitivo destino di una storia iniziata nel 1899 ed arrivata al capolinea.
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