Tu sei qui: CronacaDespar, domani vertice decisivo
Inserito da La Redazione (admin), martedì 15 febbraio 2011 00:00:00
È previsto per le ore 11.30 di domani, mercoledì 16 febbraio, presso l’Ufficio provinciale del lavoro di Salerno, l’incontro tra la curatela fallimentare di Cavamarket e Gds e la “2C”, la società che gestisce in Campania i punti vendita ex Despar a seguito del fitto di ramo aziendale realizzato con l’ex patron Antonio Della Monica.
La convocazione del tavolo, fortemente invocato dalle sigle sindacali, fa seguito alla richiesta di restituzione dei market ex Despar presenti in Regione inoltrata alcune settimane fa dalla curatela agli imprenditori casertani Rosario Catone e Carlo Caputo, titolari della “2C”. Una disposizione aspramente osteggiata dai sindacati, seriamente preoccupati dall’involuzione della situazione lavorativa dei dipendenti coinvolti.
Ad essere compromesso, infatti, è il posto di lavoro per circa 255 lavoratori, di cui 55 di Cava de’ Tirreni. L’atto di restituzione comporterebbe per la città metelliana la chiusura dei punti vendita di Corso Mazzini e di via De Filippis, con la conseguente inattività per 45 dipendenti nel primo caso e 10 nel secondo.
Nei giorni addietro Franco Tavella ed Antonio De Michelo, rispettivamente segretario provinciale della Cgil e responsabile della Cisl, avevano preannunciato un presidio di protesta nel caso non fossero state prese in considerazione le esigenze delle diverse centinaia di dipendenti che tramite la “2C” erano tornati al lavoro.
La sensazione degli organi sindacali circa l’incontro in programma domani è che la curatela non ritiri la disposizione emessa, facendo così tornare i circa 25 punti vendita presenti in Campania nella propria disponibilità, per poi indire una nuova asta fallimentare entro 60 giorni dalla definizione del passaggio di consegne.
Ed è proprio rivolta a quest’arco temporale la nuova speranza dei sindacati: cioè che la curatela possa almeno concedere l’apertura dei market nei due mesi pre-asta, in modo da permettere ai dipendenti di lavorare a rotazione fino all’esaurimento della merce e da poter acquistare i beni di prima necessità.
Intanto, ieri sono stati confermati gli arresti domiciliari per Antonio Della Monica, implicato nel crac del gruppo Alvi della famiglia Villani. I giudici del Riesame di Salerno, infatti, hanno respinto la richiesta di scarcerazione avanzata dai legali dell’ex patron di Cavamarket, Adinolfi e Castaldo, per il coinvolgimento del loro assistito nel fallimento della “Sannio Discount”.
Per venerdì prossimo, invece, è attesa la pronuncia in merito alla misura cautelare notificata a Della Monica lo scorso 28 gennaio circa l’inchiesta sul fallimento della “Casertana discount”, altra società afferente al gruppo Alvi.
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